Il consumo di surgelati sulle tavole delle famiglie italiane sta conoscendo un costante aumento negli ultimi anni. Il consumo pro capite di questo tipo di alimenti nel 2019 ha infatti superato per la prima volta i 14 chilogrammi secondo l’Istituto italiano alimenti surgelati, che ha evidenziato come i volumi siano cresciuti dell’1,3% e il mercato oscilli tra i 4,4 e i 4,7 miliardi di ricavi totali.
Il consumo di surgelati nel 2019/20
Durante lo scorso anno, dunque, si è assistito a una notevole crescita del comparto, con il canale retail che ha aumentato il valore dell’1,5% rispetto al 2018 (532.400 tonnellate) e il catering che invece è cresciuto dell’1,1% (318.500 tonnellate).
I vegetali costituiscono la metà dell’intero settore surgelati, seguito da pesce, pizze e snack, patate, carne bianca e carne rossa: tutti questi campi hanno visto un trend positivo nel 2019. Il 2020 sta proseguendo sulla falsa riga dell’anno precedente e, soprattutto per via del lockdown imposto dall’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus, le abitudini alimentari degli italiani sono cambiate. Nei mesi passati molti consumatori si sono rivolti a supermercati digitali come EasyCoop che offrono la possibilità di acquistare surgelati online e li consegnano direttamente a casa senza comprometterne l’integrità.
Un vero e proprio boom per l’e-commerce (+227% nel primo mese di lockdown) che ha investito anche il settore alimentare e, nello specifico, quello dei surgelati e delle conserve, la cui vendita è aumentata rispettivamente del 230% e del 180%.
Gli italiani sono grandi consumatori di gelato
Una abitudine alimentare tutta italiana nel settore dei surgelati è quella legata al consumo di gelato artigianale, campo in cui gli abitanti dello Stivale si confermano al primo posto al mondo. Il valore degli affari delle gelaterie si aggira sui 4,2 miliardi di euro secondo Fipe, un mercato che fornisce lavoro a 74mila persone e che però potrebbe essere influenzato negativamente dalla minor presenza di turisti a causa del Covid-19.
Per l’estate si prevede una contrazione dei consumi di gelato del 10-15% rispetto allo stesso periodo del 2019, una situazione che ha spinto molte realtà a ricorrere a iniziative speciali dedicate a bar, stabilimenti balneari e chioschi per stimolare i consumi. E se il trend del momento per ovviare al lockdown è quello del food delivery, il gelato non fa eccezione: secondo i dati diffusi da alcune delle principali piattaforme che si occupano di consegnare cibo a domicilio in Italia, durante la quarantena si è registrato un incremento del 133% degli ordini di gelato.
Comodità, facilità di acquisto e velocità di consegna potrebbero confermare questa tendenza anche per il periodo estivo, sostenendo ulteriormente il mercato di riferimento.