E’ il digitale l’ancora di salvezza dell’economia italiana, specie in questi tempi di crisi. Questo è in sostanza quanto mergedal rapporto annuale su come si evolvono gli investimenti in questo settore nel nostro Paese, redatto dall’Anitec-Assinform, l’associazione portavoce di Confindustria in campo tecnologico, nonché faro delle aziende italiane attive nell’ICT.
In base a quanto espresso nel documento, gli ultimi anni hanno visto uno sviluppo costante del digitale e, sebbene parliamo di un input non proprio vigoroso, nonostante il lockdown e le relative ripercussioni nel 2020, già dal 2021 si potrà assistere ad una forte ripresa.
Ecco dove stanno investendo le imprese italiane e in che dimensione
Nel 2019 la crescita del digitale ha toccato il 2,1% che in termini economici si è tradotta in ricavi pari a 71,9 miliardi di euro. Niente male quindi considerando che i comparti che hanno messo una marcia in più al loro fatturato sono stati quelli del marketing digitale, e tutto ciò che ruota nella sua sfera, dai contenuti per il web alla pubblicità, delle soluzioni ICT e dei software. Molto bene è andato anche il digitalenabler, che racchiude settori quali la cybersecurity, intelligenza artificiale, internet delle cose, big data, mobile business e piattaforme di gestione web. Tra i soggetti che più hanno scommesso sul digitale troviamo a sorpresa anche la Pubblica Amministrazione che si sta evolvendo in favore di nuove soluzioni digitali.
Oggi, dunque, un primo passo fondamentale per le aziende è quello di entrare nel mercato online e sul web, avvalendosi di una connessione che sia all’altezza; per ammortizzare i costi di quest’ultima, è possibile sottoscrivere un’offerta internet apposita per partita iva, come quella proposta da Linkem ad esempio. La rete rappresenta un’opportunità preziosa per le imprese, in quanto consente loro di espandere il proprio pubblico e conquistare così nuove quote di mercato.
La conferma è data anche da una recente indagine Excelsior di Unioncamere e Anpal, che ha mostrato una forte accelerazione in direzione della digitalizzazione delle imprese. Anche il Ministero dello Sviluppo Economico è sceso in pista annunciando la volontà di emettere un decreto che faciliti il passaggio al digitale per le piccole, medie e grandi aziende. Tra gli ambiti di investimento privilegiati dalle aziende troviamo in pole position le tecnologie data e cloud.
Google a supporto delle PMI italiane
A dimostrazione di come e quanto anche le grandi imprese internazionali stiano puntando sulla diffusione del digitale tra le imprese, Google porta in Italia il suo programma per le aziende. In pratica si tratta di un portale web che si rivolge alle piccole e medie imprese italiane con lo scopo di potenziare la presenza online per mezzo del digitale.
Ancora oggi, infatti, nel nostro Paese c’è un numero rilevante di aziende che non hanno neppure un sito internet: un gap assolutamente da colmare se si considera come gli utenti, prima di rivolgersi e comprare i prodotti di una qualsivoglia impresa, effettui delle ricerche sul web per avere tutte le informazioni necessarie.
Servendosi del servizio di Google per le aziende, le PMI italiane hanno a loro disposizione dei suggerimenti e consigli tarati sulle loro specifiche esigenze e possono capire come trarre profitto dal portare il proprio business in rete.