CRONACA – Due uomini di 45 anni, residenti a Roma, sono stati arrestati dalla Polizia di Ciampino per truffa aggravata.
I due avevano vessato ed estorto denaro ad un uomo di 80 anni che stava andando a pregare alla chiesa del Divino Amore. Con la truffa della “carta vetrata” lo avevano fermato in strada su via dei Laghi due volte nel giro di due settimane, estorcendogli circa mille euro. Con la scusa della fiancata danneggiata della loro macchina, sorpassavano le auto di persone anziane, li costringevano a fermarsi, e dopo aver rigato la fiancata delle auto delle vittime con della carta vetrata, li costringevano (a volte anche sotto minaccia di un coltello se opponevano resistenza) a pagare in contanti il danno.
La vittima prescelta degli ultimi due casi (sono sospettati anche di altri fatti analoghi), è stato un 80enne di Ciampino, che durante il fine settimana si recava per una preghiera al santuario del Divino Amore. Per ben due volte il povero ottantenne è stato affiancato in auto dai due 45enni, uno di Tor Bella Monaca (Roma), l’altro di Dragoncello (Ostia), pluri-pregiudicati per reati contro il patrimonio e la persona.
Costringendolo con la scusa della fiancata danneggiata della loro auto a ritirare prima 300 euro poi la settimana dopo altre 500 al bancomat della sua banca e consegnarli a loro. Quando l’anziana moglie e la figlia dell’anziano si sono rivolti agli agenti del commissariato di polizia di Marino, diretto dal vice questore Nicola Giantomasi, la squadra anticrimine composta da un team di poliziotti esperti e determinati si è messa alla caccia dei due.
Nel giro di pochi giorni, grazie anche all’aiuto delle videocamere di sorveglianza del comune di Ciampino e alle foto segnaletiche mostrate alla vittima, hanno identificato i due balordi truffatori violenti, che sono stati arrestati l’altra mattina all’alba nelle loro case.
Ora rinchiusi in carcere per il reato di minacce, truffa ed estorsione aggravata dall’uso di un coltello. Parte dei soldi sono stati recuperati e restituiti all’anziano che in lacrime ha ringraziato i poliziotti di Marino di aver messo la parola fine al suo incubo che durava da circa 3 settimane.
