Frascati Scherma, la colombiana Gonzalez: “Questo club mi ha accolto alla grande, sono felice”

Google+ Pinterest LinkedIn Tumblr +

Frascati (Rm) – Un’altra atleta internazionale in rampa di lancio. Da settembre, il Frascati Scherma ha accolto nella sua famiglia sportiva la colombiana Linda Gonzalez, 24enne sciabolatrice nata a Bogotà che già da qualche anno fa parte della nazionale del suo Paese.
“Sono stata accolta benissimo da tutti qui alla “Simoncelli”, sono molto contenta di come vanno le cose – racconta – Quando c’è stata l’opportunità di allenarmi a Frascati non ci ho pensato un solo momento: questo è uno dei migliori club al mondo dove allenarsi, ci sono bravissimi tecnici e grandi atlete. Ho un ottimo rapporto col maestro Lucio Landi, una bravissima persona che ti fa sentire a tuo agio ed allena tanti atleti molto forti. Mi dice di migliorare sotto tanti aspetti, ma in particolare di essere più decisa quando scelgo una soluzione in pedana”.
La Gonzalez non ha iniziato giovanissima a fare scherma: “Avevo 12 anni e non avevo mai sentito parlare di questa disciplina, fu una professoressa di scuola a convincermi. Già dal primo momento, però, mi sono innamorata di questa disciplina, della maschera, della tuta, dell’arma. Poi ho cominciato a vincere qualche gara e mi sono sentita sempre più coinvolta. In Colombia non c’è una grande tradizione, anche se la Federazione si sta impegnando tanto per far crescere tutto il movimento. Per me è davvero un onore rappresentare i colori della mia nazione, ogni volta che ce n’è la possibilità”.
Il periodo è molto particolare e delicato e anche la Gonzalez non vede l’ora che passi: “Come si vive la questione del Covid in Colombia? Più o meno come qui in Italia, speriamo di tornare presto alla normalità. A noi atleti manca tanto la gara perché questa è come una medicina che ti aiuta a capire dove poter migliorare. Ma questo periodo rappresenta anche l’opportunità di curare meglio la base tecnica e la preparazione fisica che in altri momenti si trascurano un po’. Il mio obiettivo è quello di provare a qualificarmi per la prova pre-olimpica e poi magari provare l’assalto alla qualificazione olimpica. So che c’è tanto lavoro da fare, ma sono nel luogo giusto. La gara che ricordo con più affetto? Il secondo posto di squadra ai Giochi centramericani e caraibici del 2018 in cui perdemmo per poco la finale con il Venezuela. Ma fu un bellissimo risultato frutto di una grande prestazione di squadra”.
La chiusura della sciabolatrice colombiana è sul suo impegno universitario: “Frequento la facoltà di Scienze naturali della “Sapienza” a Roma. Non è facile portare avanti lo sport e lo studio, ma si può fare se non si è pigri e se si calcolano i tempi al meglio”.

Condividi.

Non è possibile commentare.