CRONACA – Ventidue persone sono state raggiunte da misure cautelari, (4 misure di custodia cautelare in carcere, 7 arresti domiciliari e 11 obblighi di dimora e obblighi di presentazione alla P.G.), poichè indagate per il reato di concorso in spaccio di sostanze stupefacenti (in particolare hashish e cocaina).
I fermi sono stati effettuati a Tivoli, tutti gli indagati sono sono gravemente indiziati di avere approfittato del vuoto lasciato nella gestione delle piazze di spaccio sul territorio tiburtino a seguito di altre operazioni di polizia degli scorsi anni e grazie alle preziose informazioni sul posizionamento delle pattuglie sul territorio ottenute dalla chat “WhatsApp” che avevano creato e a cui contribuivano diverse centinaia di persone, sarebbero riusciti a garantire il rifornimento degli stupefacenti a moltissimi consumatori locali, anche in pieno lockdown.
Stimato un importante giro d’affari, con circa 100 cessioni giornaliere, che avrebbe consentito agli indagati un notevole aumento del tenore di vita, non passato inosservato ai Carabinieri della Compagnia di Tivoli. Numerosissimi sono gli elementi raccolti dagli investigatori, attraverso attività tecniche, videocamere e pedinamenti.
Durante il corso dell’attività investigativa, i Carabinieri hanno arrestato 3 persone in flagranza di reato e denunciato alla Procura di Tivoli 12 persone per violazione della normativa sugli stupefacenti. Sono stati anche segnalati alla Prefettura di Roma 21 soggetti quali assuntori di sostanze stupefacenti e sequestrati circa 2 kg tra varie sostanze stupefacenti.
Il quadro probatorio raccolto dagli investigatori dell’Arma è apparso così solido da determinare l’emissione, da parte del GIP, degli odierni provvedimenti cautelari.