ATTUALITA’ – Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha firmato il decreto di dichiarazione dello “stato di calamità naturale a causa della grave crisi idrica determinatasi per l’assenza di precipitazioni meteorologiche ed in conseguenza della generalizzata difficoltà di approvvigionamento idrico da parte dei Comuni della Regione Lazio”, così come si legge nel bollettino ufficiale della Regione.
Lo stato di calamità naturale rimarrà in vigore fino al 30 novembre prossimo. In particolare nel bollettino si evidenzia che l’Acea Ato 2 ha emesso una richiesta di aumento temporaneo della portata derivata dalla sorgente del Pertuso di 150 l/s.
La richiesta è finalizzata a cercare di compensare il ridotto apporto idrico delle sorgenti Vallepietra e Ceraso che alimentano l’acquedotto del Simbrivio e di Doganella, aumentando il flusso di acqua dalle sorgenti del Pertuso al fine di evitare di ricorrere alla turnazione della distribuzione idrica in 14 comuni dell’area Sud-Est di Roma, per una popolazione coinvolta di circa 180.000 abitanti.
La Regione Lazio fa presente che il grave deficit di pioggia e di neve nei periodi invernale e primaverile è addirittura peggiore di quello che si è verificato nell’anno 2017.