Tavolo di lavoro della Cgil e dei Sindaci dei Castelli per lo spauracchio dell’area metropolitana

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POLITICA – In questi giorni è in discussione il ddl 1542 su “Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di comuni”, nel silenzio più totale da parte degli organi d’informazione e di buona parte della politica. La CGIL ha ritenuto opportuno aprire una seria riflessione su un ddl che va a rivoluzionare l’assetto istituzionale del Paese in modo a dir poco confuso.  Su questo tema si è svolto ieri a Frascati  il convegno “Roma Città Metropolitana. La nuova configurazione istituzionale, le sue funzioni, il ruolo dei Comuni confinanti”, organizzato da CGIL e FP del Comprensorio Roma Sud-Pomezia-Castelli.

“Il convegno – ha spiegato Paolo Calvano, segretario FP Roma Sud-Pomezia Castelli, che ha presieduto l’incontro – nasce dalla necessità di aprire un dibattito con le istituzioni locali e la politica circa il nuovo disegno istituzionale che riguarda la Città Metropolitana di Roma Capitale il quale prevede la coincidenza della Città Metropolitana con il territorio del Comune di Roma e un bizzarro meccanismo inclusivo per i Comuni contermini”. Un meccanismo che  tra l’altro non appare funzionale al superamento  del dualismo rappresentato oggi da un decentramento meramente normativo e un’amministrazione invece fortemente centralizzata, come illustrato nella sua relazione da Giuseppe Cappucci, Segretario della CdLT Roma Sud-Pomezia-Castelli.

 “Questo ddl è distante da ciò che ci saremmo auspicati, non si può agire solo tagliando i costi ma bisogna garantire l’efficienza delle istituzioni e l’erogazione di servizi adeguati su tutti i territori”, ha sottolineato Cappucci che ha anche illustrato le proposte della Cgil di modifica del ddl: superamento dell’ambiguità in relazione alla futura esistenza di un ente di area vasta; un riferimento normativo unico; modifica del capo IV e coincidenza della Città metropolitana con tutta la Provincia di Roma; revisione del sistema di voto ponderato. Posizioni condivise anche dalla deputata di SEL Ileana Piazzoni, che nel suo intervento al convegno ha auspicato l’azione di istituzioni, Regione e Comuni per fare pressione affinché il ddl venga migliorato.

Anche i sindaci di Frascati ed Ariccia, direttamente interessati dal processo di riassetto della Provincia, hanno espresso grosse preoccupazioni sottolineando la mancanza di consultazioni con i Comuni del territorio e prevedendo una sorta di “cannibalizzazione” da parte di Roma nei confronti dei Comuni dell’interland. Natale Di Cola, Segretario Gen. FP Roma e Lazio ha specificato come sia necessario un cambiamento, come l’assetto degli Enti locali vada ripensato ma attraverso un piano strategico di cui la Regione sia attore principale, attraverso un’azione legislativa che tuteli l’area vasta, favorisca le unioni di comuni, garantisca occupazione e un livello standard di servizi ai cittadini.

Una serie di sollecitazioni accolte dall’Assessore regionale alle Autonomie locali, Concettina Ciminiello, che ha ribadito come l’area della Città Metropolitana di Roma debba coincidere con la Provincia, in una logica di armonizzazione di un territorio ormai fortemente interconnesso ma in cui la crescita demografica non è stata seguita da un potenziamento di infrastrutture e servizi. Dall’Assessore è arrivata anche la massima disponibilità della Regione ad accogliere le istanze ed i suggerimenti dei Comuni.

 Le conclusioni ad un dibattito ricco e partecipato sono state tratte da Giulio Ermini, della CGIL di Roma e Lazio: “Dobbiamo ragionare su come riformare l’assetto dello Stato, perché non credo che l’architettura istituzionale del Paese sia ininfluente sulla vita dei suoi cittadini. Per quanto riguarda la Città metropolitana non si può pensare che coincida con il solo territorio di Roma, bisogna riconoscere la sinergia e la forte interconnessione fra la Capitale e il suo interland. Momenti come questi di confronto sono importanti e vanno ripetuti  ed ampliati in modo che si costruisca sul territorio una rete di dialogo e collaborazione”.

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