Roma – L’Under 14 provinciale dell’Atletico Roma VI non “molla la presa”. I ragazzi di mister Federico Fagotti hanno violato il campo dell’Accademia Real Tuscolano con un prezioso 2-0. A parlare della sfida è il centrale difensivo classe 2009 Claudio Ceocea, ovvero il “ministro della difesa” del gruppo capitolino: “Nel primo tempo abbiamo spinto sin dall’inizio, ma non siamo riusciti a sbloccare il risultato. Poi nel finale di frazione gli avversari sono rimasti in inferiorità numerica e nella ripresa abbiamo fatto pesare la nostra maggiore qualità: le due reti di Graziano ci hanno consegnato una vittoria giusta”. In questo momento l’Under 14 provinciale dell’Atletico Roma VI occupa la quarta posizione del girone D della categoria, a dieci punti dal Tor Sapienza capolista che sarà di scena sabato prossimo sul campo dei ragazzi di Fagotti. “All’andata ce la siamo giocata alla pari, poi è stato decisivo un autogol. Ma siamo tutti fiduciosi di poter giocare una bella partita e magari riuscire a fare risultato pieno”. La situazione di classifica è ancora “fluida” e quindi Ceocea ci crede: “A mio parere possiamo ancora puntare a raggiungere uno dei primi tre posti: oltre al Tor Sapienza dobbiamo ancora affrontare il Centocelle secondo e il Castelverde terzo, quindi può accadere di tutto”. Il centrale difensivo è soddisfatto anche del rendimento del suo reparto: “Siamo la seconda miglior difesa del girone assieme al Centocelle, ma il merito va condiviso con tutti i compagni di squadra”. La chiusura di Ceocea è sul suo percorso all’interno dell’Atletico Roma VI: “Di fatto sono al primo anno nella società del presidente Luigi Paoletti, ma i precedenti quattro anni li ho fatti nella scuola calcio della Res Roma VIII (con cui c’è una collaborazione tuttora in corso, ndr) e prima ancora della “vecchia” Roma VIII. Mi trovo bene in questo ambiente, sia con i compagni di squadra che con mister Fagotti che sta contribuendo alla mia crescita”.
Atletico Roma VI (calcio, Under 14), Ceocea ci crede: “Possiamo ambire a un posto tra le prime tre”
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