Villa Mercede Padel Club, Mattioli e il corso di formazione tecnico-tattica: “Una bella esperienza”

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Frascati (Rm) – Che il Villa Mercede Padel Club tenga tantissimo alla formazione dei suoi istruttori non è più un segreto. Il club tuscolano, la cui attività padelistica è iniziata solamente da novembre scorso, ha già ottenuto dalla Federazione il livello di “Standard School” sia per la qualità della struttura, sia per quella dei componenti dello staff. Tra questi c’è Michele Mattioli che l’8 e 9 settembre prossimi sosterrà l’esame finale sul campo del corso per diventare istruttore di secondo livello Fitp. Pochi giorni fa Mattioli, che in precedenza aveva superato a pieni voti il test teorico su otto macro-aree (tra cui quella tecnico-tattica, quella motoria, quella sull’alimentazione e quella motivazionale), si è recato presso il Rama Padel Club di Napoli per partecipare a tre giorni di formazione tecnico-tattica. “Una bella esperienza – dice il tecnico del Villa Mercede Padel Club – A presenziare c’erano Sara Celata e Martin Pereyra, che tra l’altro sono da poco diventati i selezionatori delle Nazionali giovanili di padel e hanno curato la parte tecnico-tattica della formazione, e poi anche il preparatore Giulio Di Gioia. Abbiamo fatto ore al giorno di lezione tra teoria e campi concentrandoci su tematiche quali la struttura di una lezione, le varie metodologie di allenamento e l’approccio all’allievo. Poi abbiamo fatto prove tecniche di esercizi di allenamento pensate per varie fasce d’età di allievi. Si è puntata l’attenzione sulla lettura del gioco e sul timing di impatto con la pallina, mentre nell’ultima giornata c’è stato spazio per la formazione sull’allenamento della visione periferica”. Una volta superato l’esame finale di settembre, Mattioli potrà allenare in prima persona tutti gli atleti fino al secondo livello e affiancare un maestro nazionale per quelli di categoria superiore (primo livello e professionisti). “Al di là del fatto che il Villa Mercede Padel Club sta spingendo tutti noi istruttori a fare questo tipo di percorsi federali riconosciuti a livello di formazione, lo avrei fatto comunque per cultura personale. Non a caso a settembre del prossimo anno cercherò di fare anche il corso per diventare maestro nazionale Fitp”.

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