Sono due fratelli gemelli di Nettuno, di nazionalità albanese, già conosciuti alle forze dell’ordine, portati in carcere ieri mattina a Velletri . Identificati e fermati dai poliziotti del commissariato di Polizia del luogo, diretto dal primo dirigente Angela Spada, grazie al lavoro investigativo della squadra anticrimine e del reparto volanti, che erano intervenuti sul posto dopo pochi minuti dal grave fatto di inaudita violenza.
Grazie alle testimonianze dei presenti, la visione delle videocamere di sorveglianza della zona e la documentazione in possesso della società di noleggio della zona dove avevano preso la Fiat Panda Ibrid si è risaliti a loro in poche ore.
Un terzo giovane, minorenne, di 17 anni è stato identificato, si tratta di un ragazzo marocchino, del posto anche lui, al vaglio della procura anche la sua posizione, ancora ricercato. Anche se sembrerebbe che a picchiare con inaudita violenza con pugni e calci il ventenne di Anzio, sia stato uno dei due gemelli anche loro ventenni (sostenuto dal fratello) che praticherebbe la boxe e le arti marziali in una palestra della zona.
Le indagini sono ancora in corso e il coltello a serramanico trovato sul posto dagli agenti è stato posto sotto sequestro dai poliziotti della scientifica di Anzio e si sta accertando a chi appartiene . Intanto il padre della vittima, ieri davanti al pronto soccorso della cittadina balneare dove il ragazzo è ricoverato da domenica pomeriggio, ha dichiarato che le condizioni del figlio sono ancora gravi, con circa due mesi di prognosi, per vari traumi alla testa, al volto e su tutto il corpo, ma dovrebbe essere fuori pericolo di vita.