CRONACA – L’inceneritore di Artena di Fassa Bortolo non verrà realizzato, se ne rallegrano residenti, comitati e ambientalisti.
Il Tar del Lazio, chiamato il 25 ottobre ad esprimersi se confermare o meno la sospensione già concessa dell’autorizzazione regionale per l’ampliamento dello stabilimento al confine tra i comuni di Artena e Cori, infatti, ha deciso di affrontare direttamente nel merito il ricorso del comune di Cori. Nonostante le ferme opposizioni della stessa Fassa Bortolo, della Regione e del Comune di Artena, il Tribunale Amministrativo Regionale ha deciso di annullare direttamente l’autorizzazione della società ad appena un mese e mezzo dall’introduzione del giudizio. Una sentenza destinata a far discutere perché impedisce definitivamente a Fassa Bortolo di realizzare il suo nuovo cementificio.
Soddisfazione è stata espressa dai legali del comune di Cori, Francesco Salvi e Maria Antonietta Di Noia dello Studio esperto in diritto ambientale B-HSE: “Il Tar fa giustizia di un procedimento decisamente sui generis, che ignorava le osservazioni e le prescrizioni dell’Arpa e legittimava una serie di ulteriori inaccettabili criticità. Abbiamo assistito a un iter innaturalmente velocizzato e senza le dovute attenzioni ambientali e sanitarie, che non ha tenuto in debito conto i pareri tecnici e le considerazioni espresse, non tutte necessariamente ostili all’attività industriale ma comunque tali da richiedere una maggiore ponderazione e non, certamente, forzature sconsiderevoli per portare avanti un progetto allo stato incompatibile con il territorio”.