SPORT – Ad inizio campionato la media dei voti attribuiti alla Roma non scendeva al di sotto del 7, per qualche quotidiano si arrivava addirittura al 9. Certamente i nomi di spessore sono arrivati, a puntellare una rosa che aveva come fiore all’occhiello Paulo Dybala, rimasto all’ombra del Colosseo anche in questa stagione. Lo stesso vale per lo special One, che continua l’avventura sulla panchina giallorossa. Sulla carta gli acquisti hanno innalzato il tasso tecnico della rosa, su questo non dovrebbero esserci dubbi.
Nella pratica, però, si è notato un inizio di stagione che non può soddisfare le attese di tifosi e soprattutto dirigenza. I pronostici e le quote serie A considerano i giallorossi nettamente indietro rispetto alle 4 favorite per lo Scudetto e prime della classe, ma di certo una partenza con il freno a mano tirata come questa non era preventivabile. Considerando le prime 12 giornate di campionato, la Lupa ha vinto solo in 5 occasioni, perdendo ben 4 scontri.
Romelu Lukaku vanta senza dubbio il voto migliore: un 8 pieno. Il centravanti belga fa quello per cui è stato chiamato, mette il pallone in rete: nelle prime 12 giornate di campionato, l’ex Inter è andato in gol 6 volte. Un altro grande colpo del mercato estivo è stato Renato Sanches, arrivato in prestito dal Paris Saint-Germain. L’obbligo di riscatto scatterà solo se giocherà almeno il 55% delle partite stagionali: in questo caso la cifra pattuita è 11 milioni. Qualora arrivasse a più del 75% dei match, il compenso sale a 14 milioni. Al momento è però difficile fare ipotesi e soprattutto attribuire voti. Nelle prime 10 giornate è sceso in campo da titolare una sola volta, principalmente per guai fisici: prima un problema muscolare e in seguito uno stiramento alla coscia gli hanno impedito di giocarsi le proprie chance fino a questo momento. Il voto è 5.5 in fiducia, ma è necessario invertire ritrovare una forma fisica ottimale per centrare il riscatto.
Sempre dal PSG è arrivato Leandro Paredes, al termine di una stagione in prestito (tutt’altro che esaltante) nella Juventus. Si tratta di un ritorno per il centrocampista argentino, che torna nella capitale italiana a titolo definitivo (pagato 2.5 milioni più bonus). Il problema principale legato al giocatore è il rendimento altalenante, nessuno infatti mette in dubbio le sue doti balistiche. Si è rivelato fin da subito centrale nello scacchiere di Mourinho, prendendo il posto del partente Matic in mediana. Fin qui nulla di eccezionale da parte dell’argentino, che non è ancora tornato al gol dopo 10 giornate ma ha messo la firma su tre assist. Il voto per ora è 6.5.
Impossibile non dare un voto positivo anche a Houssem Aouar, arrivato a parametro 0 dall’Olympique Lione. Sembra essersi calato fin da subito negli schemi del tecnico portoghese, portando qualità e sostanza nel centrocampo capitolino. 6.5 anche in questo frangente. Evan N’Dicka, arrivato in estate dall’Eintracht Francoforte, si ferma al momento al 6 in pagella. Il 24enne va raramente oltre il compitino assegnato dal tecnico, ma è certamente importante in questa prima parte di stagione considerata l’assenza prolungata di Chris Smalling nel reparto, ancora senza una data di rientro precisa.