Roma – L’Under 17 regionale dell’ULN Consalvo non vuole alzare bandiera bianca. La squadra di mister Francesco Caracciolo ha ceduto per 2-1 nel match sul campo del Real Testaccio dello scorso fine settimana. È l’attaccante classe 2007 Simone Principessa a parlare della sfida: “Era praticamente uno scontro diretto perché loro non erano lontani da noi in classifica. Nel primo tempo abbiamo giocato con determinazione e siamo andati in vantaggio grazie al mio gol arrivato sull’assist di Presta. Nella ripresa ho avuto l’opportunità del raddoppio, ma purtroppo il portiere avversario mi ha parato un calcio di rigore: era un momento della gara abbastanza decisivo, sono dispiaciuto per l’errore. A quel punto gli avversari hanno preso coraggio e pareggiato i conti su calcio di rigore che tra l’altro inizialmente era stato respinto dal nostro portiere Battistoni, ma che un loro giocatore ha ribadito in rete. Nel finale è arrivato anche il gol del sorpasso del Real Testaccio e, nonostante i nostri tentativi di riacciuffarla, la gara è terminata sul 2-1”. Mancano sette partite alla fine della stagione e le speranze salvezza dell’Under 17 regionale dell’ULN Consalvo non sono elevate: “Il nostro obiettivo è quello di lottare fino a quando la matematica non ci condanna” dice in modo chiaro Principessa che guarda già al prossimo impegno interno con l’Accademia Gialloazzurri: “Una squadra di metà classifica, ma al di là dell’avversario per noi ogni partita ormai è come una finale. L’impegno e la determinazione non sono mai mancati, purtroppo alcuni errori ci hanno penalizzato”. La chiusura di Principessa, ex De Rossi, è sul suo ambientamento nell’ULN Consalvo: “E’ il mio primo anno qui. Sono arrivato in questa società perché alcuni amici me ne avevano parlato bene e inoltre è logisticamente comodo per me raggiungere il campo che è vicino casa. Ho trovato un bel gruppo e non ho avuto difficoltà di inserimento, sono contento di essere qui”.
ULN Consalvo (calcio, Under 17 reg.), Principessa: “Lotteremo finchè la matematica non ci condanna”
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