Alla complessa realizzazione della carrozza presero parte nel 1657 e il 1661 numerosi artisti, tra cui Giovanni Paolo Schor, che curò la progettazione esecutiva, Ercole Ferrata, che plasmò le decorazioni scultoree, Antonio Chicari, che intagliò le parti lignee, i bronzisti Carlo Mattei, Francesco Donati e l’argentiere Francesco Perone, che si occuparono delle ornamentazioni metalliche. In origine l’opera faceva parte di un gruppo di sei simili cornici contenenti specchi, che successivamente, dopo la dismissione della carrozza, furono adattate a contenere dipinti di fiori dello specialista Niccolò Stanchi.
Rimaste nella collezione Chigi dopo la morte del cardinale, a seguito della divisione del patrimonio della casata nel 1917, le cornici passarono tramite Eleonora Chigi marchesa Incisa della Rocchetta ai suoi eredi. La presente cornice venne esposta nel 1999 alla grande mostra Bernini regista del Barocco, tenuta a Palazzo Venezia su progetto di Maria Grazia Bernardini e Maurizio Fagiolo dell’Arco, nella sezione sulla “grande decorazione barocca” curata da Alvar González-Palacios.
Transitata nel 2023 sul mercato antiquario fiorentino, è pervenuta successivamente in collezione privata. L’opera è stata acquistata dal Ministero della Cultura nel 2024 a seguito della segnalazione effettuata dall’Ufficio esportazione di Genova, presso il quale la proprietà aveva presentato una richiesta di esportazione del bene. La cosa importante dell’opera d’arte è la cornice ideata dal Bernini per la carrozza del cardinale Flavio Chigi, i fiori, eseguiti dallo specialista Nicolò Stanchi, furono aggiunti dopo, quando la carrozza fu dismessa, in origine c’era uno specchio.