Sparatoria a Velletri, in carcere Salvatore Lucarelli

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sparatoria-3CRONACA – Dopo un lungo interrogatorio, svoltosi presso il Comando dei Carabinieri di Velletri, guidato dal Capitano Occhiogrosso, Salvatore Lucarelli, di 69 anni, autore della sparatoria avvenuta questo pomeriggio nel grande magazzino Spacca Prezzi di Velletri, è stato condotto al carcere di Lazzaria con l’accusa di tentato duplice omicidio.

Lucarelli infatti, ha esploso almeno tre colpi raggiungendo le due vittime, un uomo di 51 anni e una donna di 34 anni, il primo al torace e la seconda all’addome. Entrambi sono stati ricoverati all’ospedale di Velletri e sottoposti ad operazione chirurgica, la prognosi è tuttora riservata.

L’allarme è scattato quando da via dei Volsci, sede del grande negozio di prodotti per la casa, sono giunte diverse segnalazioni di spari e alcuni testimoni affermano di aver visto una delle cassiere precipitarsi fuori dal negozio gridando aiuto, accasciandosi a terra subito dopo, visibilmente sconvolta. Immediatamente sono giunti i soccorsi, gli uomini della Polizia di Stato del Commissariato di Velletri e i Carabinieri. Lucarelli, nel frattempo si era allontanato consegnandosi presso il Comando dei Carabinieri di via delle Fosse.

Sembra che l’uomo abbia agito per motivi puramente economici, anche se le circostanze sono ancora al vaglio degli inquirenti, essendo il proprietario della struttura dove le vittime sono state colpite. E’ noto a Velletri per essere stato uno degli imprenditori più in vista nel commercio dei prodotti per la casa.

L’anziano vive in via di Paganico, con la sua famiglia, gli inquirenti hanno già perquisito la sua abitazione. Sembra che al momento della sparatoria fosse presente in negozio anche sua moglie che gestisce un piccolo negozio, sempre di prodotti casalinghi in via delle Mura, mentre il figlio è giunto poco dopo sul posto avvisato dalle forze dell’ordine.

Il nostro cronista ha potuto assistere ad un lungo abbraccio tra la madre e il figlio, entrambi increduli per l’accaduto. In particolare il figlio continuava a ripetere “cosa gli avrà detto la testa” incapace di accettare che l’anziano padre potesse aver compiuto un tale gesto, anche perché, secondo lui, il padre non possedeva una pistola. Questione che gli investigatori dovranno accertare.

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