Saldi, acquisti in calo e code per i centri commerciali

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ATTUALITA’ – Maltempo permettendo che metteremmo però tra i fattori di rischio di successo dei saldi, anche il 2014 si è aperto con gli sconti di fine stagione in tutte le maggiori città italiane. Iniziamo dalla stretta cronaca: la Pontina è pressochè bloccata all’altezza dell’outlet Castel Romano, così rallentamenti ci sono anche per giungere al centro commerciale Aprilia 2. Stesso scenario per raggiungere Euroma 2 in cui si propongono saldi che toccano anche il 70% di taglio sul prezzo.

Insomma la gente sembrerebbe almeno provarci a spendere se ancora non lo aveva fatto per comprare l’oggetto del desiderio per le festività natalizie ma comunque la crisi si fa sentire e non sembra si senta tintinnio di risparmi per l’acquisto di cose ludiche ma solo per tasse e altri balzelli. Ma a giudicare da una prima lettura della situazione i centri commerciali sono presi d’assalto, non così però i negozi che li compongono. Tengono i grandi marchi, perchè tanto chi ha soldi da spendere continua ad averli, le librerie, i negozi di abbigliamento, soprattutto per giovani e bambini e quelli di tecnologia.

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Per il resto, i consumatori o mancati tali passeggiano o al massimo consumano cibo e bevande i bar o fast food. Secondo Adusbef e Federconsumatori, solo il 36% delle famiglie, circa 8,9 mln, acquisterà a saldo e la spesa media sarà attorno a 190 euro a famiglia: l’11,5% in meno rispetto allo scorso anno che già aveva registrato una flessione del 18,8%. A pesare sono ”il forte calo del potere di acquisto registrato negli ultimi anni, i pesanti aumenti che si prospettano per il 2014 (+1.384 euro a famiglia) e le incertezze riguardo alle nuove tassazioni e nello specifico a quelle che riguardano la casa”. Il giro di affari complessivo dei saldi sarà, rilevano Adusbef e Federconsumatori, di appena 1,73 miliardi di euro.

La curiosità: in via del Corso a Roma i saldi sono iniziati ‘in mutande’: reggiseno e slip per le donne e boxer per gli uomini. Più di 100 persone si sono messe in fila alle 8 di sabato davanti allo store del marchio spagnolo Desigual. Hanno sfidato il freddo e la crisi per entrare seminudi a ritmo di musica e uscire con un total outfit gratuito. I primi cento fortunati che sono riusciti a entrare, dopo essersi scaldati con la colazione offerta dal brand, hanno dato il via allo shopping gratuito. Un’ora il tempo concesso.

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