Albano: latitante legato alla ‘ndrangheta arrestato dalla Squadra Mobile di Roma

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Gesuele Ventrice durante l'arresto

CRONACA – Da tempo gli uomini e le donne della Squadra Mobile di Roma erano sulle tracce di Gesuele Ventrice, detto “gesù”, latitante calabrese di soli 24 anni ma già con precedenti e legato alle cosche ‘ndranghetiste.

Le Forze dell’Ordine erano risalite alla zona dei Castelli Romani – Albano Laziale – ove poteva nascondersi e passo dopo passo, seguendo le abitudini di Roberto Giordano, romano di anni 30, che era stato individuato come il suo “vivandiere”, ieri sera è stato possibile arrivare all’abitazione utilizzata dal latitante. 
 
Nella mattina di oggi (3 ottobre 2013), avuta la certezza della sua identità, Ventrice è stato bloccato all’interno di un supermercato dove si era recato proprio in compagnia del Giordano. 
Giosuele Ventrice, soprannominato “gesù”, per un tatuaggio che porta su un braccio, era ricercato da circa tre anni per aver commesso una serie di rapine ai danni di istituti di credito ed esercizi commerciali della zona di Palmi, in Calabria.
 
Malgrado la giovane età è considerato vicino alla cosca di ‘Ndrangheta dei Bellocco di Rosarno (RC) ed, in particolare, al giovane e pericoloso esponente della cosca, Francesco Bellocco, suo coetaneo, arrestato a Roma il 24 luglio 2012, in via Selva Nera, insieme al cugino trentenne Umberto Bellocco, entrambi latitanti, dovendo rispondere del reato di associazione per delinquere di stampo mafioso.
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