ATTUALITA’ – Anzio lo aspettava da tempo, da quando le lancette della storia hanno indicato che dallo sbarco alleato sono passati 70 anni. Avvenne il 22 gennaio 1944 sulle coste della cittadina laziale e ieri a coronamento di una serie di celebrazioni che il Comune di Anzio ha organizzato per ricordare quell’approdo, che ha segnato la speranza di libertà e democrazia, ha conferito la cittadinanza onoraria a Roger Waters, l’ex leader dei Pink Floyd, gruppo che ha fatto la storia del rock mondiale.
Che c’entra Roger Waters con Anzio? Molto, perché il padre, Eric Fletcher Waters, è stato uno dei militari caduti in quella battaglia. Roger Waters non ha mai conosciuto il padre a causa di quella guerra, troppo piccolo anche per ricordarlo essendo nato il 6 settembre del 1943. Il suo pacifismo che è emerso in tantissimi dei testi che ha scritto e l’amore per il padre mai conosciuto lo ha spinto per tutta la vita a cercare di mettere insieme le caselle che potessero aiutarlo a conoscerlo. Ecco perché anche Roger Waters, in qualche modo, è anch’egli approdato ad Anzio. Per riempire finalmente e definitivamente quel senso di vuoto che si porta fin da bambino. E’ stato un veterano, Harry Schindler, che da anni si occupa di ricostruire le storie dei militari morti o scomparsi in battaglia a ricostruire gli ultimi momenti della vita di Eric Fletcher Waters.
Uno dei tanti caduti, secondo Schindler, per errori strategici compiuti da generali inermi ed incapaci. La lunga mattina di uno dei poeti del rock è iniziata ad Aprilia, presso la scuola intitolata a Carlo e Nello Rosselli, dove è stato ricevuto dal Sindaco Antonio Terra e da centinaia di persone. Ha ricordato la grande emozione per la visita, in forma privata, che lunedì pomeriggio ha fatto al fosso della Molfetta dove il padre fu ucciso dai tedeschi. Sul palco dell’aula magna della scuola, Harry Schindler ha ricevuto il San Michelino d’oro donatogli per ringraziarlo del lavoro che sta svolgendo per ricostruire le storie di tanti soldati morti. Waters ha ricevuto dagli studenti delle poesie e una raccolta di racconti.
Poi la cerimonia all’esterno della scuola dove, per espressa richiesta di Schindler, è stata innalzata una stele in memoria di Eric Waters. Dopo la cerimonia ad Aprilia, ad attendere Roger Waters con tutti gli onori, il Comune di Anzio, dove in una blindatissima villa Sarsina, accessibile solo alle autorità e ai giornalisti ha ricevuto la cittadinanza onoraria dal Consiglio comunale riunito in seduta plenaria. Tantissimi anche ad Anzio i fan che lo attendevano, armati di dischi e cd da far firmare al loro idolo. Ma sceso dall’auto ha concesso solo un generico saluto e poi, elegante, nel suo vestito nero, ha imboccato, scortatissimo, l’entrata dell’elegante sede del Consiglio comunale.
Il coro della polifonica di Anzio lo ha accolto nell’atrio di villa Sarsina intonando “Another brick in the wall”, l’inno alla pace dei Pink Floyd, poi la cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria dalle mani del Sindaco, Luciano Bruschini. Roger Waters ha rilasciato una breve dichiarazione: “Vorrei poter parlare in italiano, un’altra bellissima lingua. Ma posso raccontarvi solo la storia di un grande veterano che mi ha permesso di conoscere mio padre, che ho perduto per colpa di errori dell’alto comando”.
Stessa denuncia che Schindler aveva fatto qualche attimo prima: “Se i generali non avessero atteso troppo, tanti uomini non li avremmo persi, saremmo arrivati a Roma la sera stessa e forse avremmo potuto evitare tante tragedie come quella delle Fosse Ardeatine”. L’uomo che ha scritto una delle pagine più importanti della storia della musica mondiale e che l’ha contraddistinta col simbolo del pacifismo si lascerà ricordare per una frase: “La musica allevia il dolore”. Ha lasciato Anzio di nascosto ma la cittadinanza spera che possa tornare, ancora una volta, a questo punto nella sua seconda città. I manifesti lungo le strade “intoneranno” ancora a lungo la stessa frase “Welcome Roger”.
Concetta Maria Suriana