CRONACA – E’ stato sgomberato lo stabile di Via Corallo 16. Fu illegalmente occupato nel 1991 e solamente oggi, a distanza di 23 anni, si è arrivati alla soluzione di una questione che se non attentamente valutata e gestita da questa Amministrazione, sarebbe potuta sfociare in un serio problema soprattutto di ordine pubblico: “Ritengo che alla base della positiva soluzione della vicenda – sottolinea il Sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta – ci sia stata la sinergia tra la nuova proprietà dello stabile e l’Amministrazione comunale. Ci siamo impegnati in questi mesi con l’unico obiettivo di evitare qualsiasi tipo di discriminazione. Ringrazio la nuova proprietà dello stabile che ha collaborato attivamente alla soluzione del problema, e la nostra Amministrazione, a partire dalla parte politica con l’Assessore ai Servizi Sociali Cinzia Scanu e il presidente della Commissione Servizi Sociali Mario Pitò, fino ad arrivare agli uffici dei servizi sociali coordinati dalla Dott.ssa Dello Cicchi, che si sono tutti impegnati in un lavoro molto delicato e difficoltoso. Non ultimi ringrazio gli uomini del Comando della Polizia Locale coordinati dal Comandante Arancio e del Commissariato di PS, guidati dal Dottor Baroni che hanno garantito la sicurezza e l’ordine pubblico in un momento così delicato, dimostrando al contempo la solita professionalità e l’estrema sensibilità alle emergenze sociali”.
Nettuno, dopo 23 anni sgomberato lo stabile di via Corallo 16
Dunque era dal 1991 che in Via Corallo 16 regnava incontrastata l’illegalità: “Mentre oggi – spiega ancora il Sindaco Chiavetta – siamo riusciti a comunicare in maniera costruttiva con oltre 30 nuclei abitativi di persone provenienti anche da paesi esteri che comunque a Nettuno vivono e lavorano. Tutti ci siamo impegnati in un delicato e fitto lavoro informativo, cercando di capire la situazione di ogni singolo nucleo abitativo col fine di trovare la soluzione migliore. Ripeto, tutti hanno svolto un lavoro molto delicato ed importante ma si è giunti ad una soluzione davvero positiva e senza ripercussioni negative d’ordine pubblico”.
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