ATTUALITA’ – Sabato 8 marzo presso la sede di via 24 maggio di Velletri, l’associazione culturale Click ha voluto organizzare il primo pomeriggio artistico mescolando poesia, fotografie e letture. Alle ore 18.00, allietato da un piccolo rinfresco, l’incontro ha visto protagonisti la lettura delle poesie dell’autrice Swan Rotondi, la presentazione del libro “La fede di Giuda” di David Girlando e la mostra di diapositive di Marco Mattozzi. Presenti all’iniziativa anche personalità importanti del panorama artistico della città e della capitale: Enzo de Rubeis, presidente della Scuola d’Arte cittadina e Giovanni Maggi, presidente dell’Accademia Nazionale d’Arte di Roma.
L’incontro ha avuto inizio con la presentazione ed i ringraziamenti del presidente Paolo Pace, che ha ricordato brevemente la storia dell’associazione nata questa estate per condividere l’interesse per la fotografia; ha poi passato la parola alla poetessa Swan che ha letto due delle sue composizioni prima di passare a visionare il video introduttivo per la presentazione del libro di Girlando. L’autore, aiutato da Giovanni Ludovisi, che ha esposto gli aspetti stilistici del racconto, ha descritto brevemente la trama della sua opera ambientata in Sicilia, sua terra natìa.
Il racconto, che vede protagonista una cosca mafiosa della zona del palermitano nella quale i capi vengono misteriosamente assassinati da un vendicatore mascherato, contiene la descrizione reale dei paesaggi della sua terra, isola che “ non è solo mafia, ma anche terra di valori”. L’incontro ha avuto termine con la lettura di altre due poesie della giovane poetessa Swan e la consegna degli attestati di ringraziamento ai tre protagonisti della giornata. A fine evento gli ospiti si sono spostati nella sala delle diapositive per visionare la proiezione delle fotografie di Marco Mattozzi. Tanti complimenti da parte degli spettatori per l’organizzazione ed il contenuto dell’incontro che ha voluto riunire l’arte in molte delle sue forme davanti ad un pubblico di ogni età che ha saputo apprezzarle tutte.
Concetta Maria Suriana