CRONACA – Ieri, martedì 29 aprile, alle ore 19.00 circa un gruppo di detenuti (circa sei) ha innescato una rissa all’interno del penitenziario di Velletri, incendiando le celle. Uno dei detenuti avrebbe subito 7 punti di sutura e due poliziotti penitenziari sono stati feriti nel tentativo di portare alla calma i detenuti ed evitare il peggio. E’ immediatamente scattata l’allarme e sul posto sono intervenuti il Direttore del Carcere, il vice comandante e il capo dell’ufficio matricola.
Questi fatti sono all’ordine del giorno – dichiara Alessandro De Pasquale, segretario generale del SIPPE – in quanto al penitenziario di Velletri, sia il dipartimento che il provveditorato continuano ad assegnare detenuti sottoposti a grande sorveglianza e trasferiti per ordine e sicurezza. Nel turno pomeridiano solo circa 20 agenti impegnati nella gestione di circa 650 detenuti, molti dei quali con gravi precedenti penitenziari”. Chiediamo al Dipartimento e al Provveditore, aggiunge De Pasquale, di assegnare il personale di polizia penitenziaria, svuotando anche gli uffici del DAP e del PRAP se è necessario, e far fronte ad un’emergenza che ormai è costante nel tempo. La rissa di oggi nel carcere di Velletri non è un fatto isolato ma è la conseguenza di una gestione poco strategica dell’istituto dove si punta al trattamento penitenziario e non alla sicurezza dell’istituto che, oltretutto, nelle ore notturne rimane anche al buio perché i fari di sicurezza non sono funzionanti.
Il personale è ormai stanco di subire le conseguenze di scelte sbagliate e pertanto le organizzazioni sindacali stanno valutando di indire una manifestazione unitaria di protesta davanti al carcere.