CRONACA – E’ stato colpito da una testata in pieno volto che gli ha causato la rottura delle ossa nasali. Vittima della violenta aggressione ieri notte in via Paolo Mercuri, a Marino, un 28enne romano. L’uomo era alla guida della propria auto in compagnia della sua fidanzata quando un altro autoveicolo, a velocità elevata, lo ha sorpassato.
Ferme al semaforo, le due autovetture si sono trovate affiancate; il giovane ha invitato l’autista dell’altra auto a moderare la velocità. Per tutta risposta i due occupanti dell’altra auto sono scesi. Il primo si è avvicinato al lato guida colpendo con una testata il 28enne, il quale non ha avuto il tempo per una minima reazione, mentre l’altro si è avventato sulla fidanzata percuotendola violentemente.
Non contenti del pestaggio uno di loro ha preso una spranga di ferro dall’auto, con la quale ha minacciato di guai peggiori le due vittime, per poi risalire in macchina e andarsene. Al loro arrivo, gli agenti del Commissariato di Marino hanno soccorso le vittime, poi accompagnate dalle ambulanze in ospedale. Sul luogo, i poliziotti hanno trovato un paio di occhiale da sole, e soprattutto un telefono cellulare appartenente ad uno degli aggressori, evidentemente cadutogli durante il pestaggio.
Proprio su quell’utenza è arrivata una telefonata del figlio di uno degli aggressori; grazie inoltre alla targa fornita dalla fidanzata del ferito gli investigatori hanno immediatamente rintracciato la residenza dell’uomo. Sotto casa le pattuglie del Commissariato hanno trovato proprio l’autovettura in questione con ancora i due uomini a bordo; identificati per C.G 53enne di Grottaferrata e C.A. 70enne romano, i due uomini erano già noti alle Forze di Polizia.
All’interno dell’auto è stata poi trovata e sequestrata la spranga di ferro con la quale i due avevano – dopo averli picchiati – minacciato i ragazzi; inoltre il 53enne nascondeva nella giacca un coltello a serramanico. Accompagnati negli uffici del Commissariato, dopo ulteriori verifiche, i due sono stati arrestati per lesioni dolosi aggravate.