ATTUALITA’ – Si è parlato di memoria, speranza e valore della democrazia, ieri, 18 giugno, a Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma in occasione del 68mo anniversario della fondazione della Repubblica Italiana. Un incontro nel quale, in nome di “mai più filo spinato, mai più lager nel mondo”, il prefetto Giuseppe Pecoraro, per volontà del presidente del Consiglio dei Ministri, ha concesso la Medaglia d’Onore ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra.
Tra questi Alberto Di Bernardini, l’eroe di Cefalonia che, marinese, classe 1923, è l’unico castellano ancora in vita ad aver combattuto in quella tragica spedizione in cui, dopo l’8 settembre 1943, quando fu annunciato l’armistizio di Cassibile che sanciva la cessazione delle ostilità, persero la vita migliaia di giovani italiani che si opposero al tentativo tedesco di disarmo. A lui, in una delle circostanze più tragiche della seconda guerra mondiale, il merito di aver tratto in salvo, grazie a un’intuizione, dodici commilitoni dei quali ha poi purtroppo perso le tracce. Gesto possibile grazie alla sua conoscenza, seppur rudimentale, della lingua tedesca che gli permise di capire come gli ex alleati dell’Italia fascista, presenti a Cefalonia insieme agli uomini della Divisione Acqui, avrebbero di lì a poco minato le navi sulle quali avevano fatto salire i militari italiani con la promessa di tornare a casa.
Alla cerimonia, tenuta nell’Aula Consiliare della sede provinciale, erano presenti la moglie di Alberto Di Bernardini, Gina Anellucci e la figlia, Anna Rita. Emozionate e felici. Per l’Amministrazione comunale presieduta dal sindaco Fabio Silvagni, che non ha mancato di formulare uno speciale pensiero al suo concittadino con l’auspicio di poterlo ricevere presto a Palazzo Colonna, l’assessore alla Sanità, Servizi Sociali e Sport Tiziana Palozzi. Un riconoscimento, quello conferito oggi, che Alberto Di Bernardini attendeva da tempo.
L’ incontro è stato arricchito da un approfondimento sulle condizioni di vita degli internati nei lager nazisti grazie alla proiezione di un cortometraggio “La voce di San Gerardo” nel quale la giornalista Annalisa Venditti intervista Mauro Masi. Tra i più noti pittori lucani del XX secolo, internato a Biala Podlaska (Polonia) insieme a un gruppo di ufficiali italiani lucani decise di realizzare, clandestinamente, eludendo la sorveglianza, un giornale “La voce di San Gerardo”. Otto pagine scritte e dipinte a mano, molte delle quali illustrate dallo stesso Masi, nelle quali, tramite gli articoli, spesso ricchi di sarcasmo, emerge forte la sofferenza insieme al desiderio e alla speranza di tornare a casa. Presentati anche molti dei lavori realizzati dagli artisti internati tra i quali Walter Lazzaro.
«Un onore per me, l’Amministrazione e la comunità che rappresento partecipare ad un momento così importante della vita di un nostro concittadino come il conferimento della Medaglia al valore per i meriti civili e militari –. ha affermato, commossa, l’assessore Palozzi – Un gesto che, nel suo significato più profondo, riconosce e simbolicamente ripaga per le atrocità e sofferenze subite nel periodo di guerra. Nel celebrare la memoria e la ricchezza in essa contenuta – ha aggiunto – auspichiamo che il sacrificio dei tanti che oggi, tramite questa cerimonia, sono stati ricordati, sono sia stato vano e i valori della democrazia e della pace conquistati grazie al loro impegno, non vengano mai più scalfiti.
Ufficio stampa Comune di Marino