Marino, grande successo per il “Gruppo Facebook Detti de i Vecchi Marinesi”

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ATTUALITA’ – «Vale la pena soffermarci a riflettere sul perché, ancora oggi, le manifestazioni  legate alla tradizione più antica e vera della nostra città, riscuotano una così grande attenzione e partecipazione da parte della comunità e non solo. Forse perché a parlare è il cuore di Marino, con i suoi sentimenti più profondi legati ad un modo di essere e ad un senso di verità, purezza e appartenenza unico».

Arianna Esposito, assessore alla Cultura, Attività produttive e Turismo del Comune di Marino, commenta così lo straordinario consenso e partecipazione riscontrati dalla manifestazione che, domenica 27 luglio, ha visto via Massimo D’Azeglio trasformata letteralmente in una «spianatora» all’aperto per la realizzazione di fettuccine a mano.

 Promosso e ospitato all’interno della 31ma edizione della Festa in onore della Madonna de U Sassu, l’evento ha visto 25 donne e 3 uomini, divisi in coppie che, armati di «stennarello, fazzoletto pe ‘n gapo, zinaletto, strofinacciu, cortello e forchetta», si sono cimentati nella magica e tradizionale pratica delle «fettuccine fatte in casa» così come venivano preparate dalle mamme e dalle nonne di Marino, ovvero con aggiunta di vino all’impasto classico di uova e farina.

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 Un’idea divertente e singolare messa in atto da alcuni appartenenti al gruppo facebook «Detti de i vecchi marinesi», aggregazione spontanea di pensieri, idee, riflessioni e ricordi, declinati esclusivamente in marinese, nata su iniziativa di Gianni Ugolini (1581 membri). A dare il nome all’evento di carattere interrionale ospitato dal presidente del Comitato Madonna de U SassuArmando Comandini, la tipica posizione che il corpo assume facendo forza sulle braccia per impastare, ovvero, in marinese, la cosiddetta «Nazzicaculo».

Ad organizzarlo, insieme a Gianni Ugolini (conosciuto come u Presidente), Franco Becchetti e la moglie Paola Frezza (i Birocci), Marco Vannutelli (Zampa Corta), Andrea Minucci (u Vassallu),Piera Moretti (‘a Scrivana) e Ofelia Olivieri (DeMon). Patrocinio del Comune di Marino, assessorato alla Cultura, Attività produttive e Turismo.

 «Un momento importante di incontro che – ha commentato il sindaco Fabio Silvagni nel suo saluto – per la prima volta vede un luogo di comunicazione virtuale come facebook, divenire veramente tramite di conoscenza e aggregazione in omaggio alla tradizione. Ripartiamo da noi, quindi, dalla forza di quello che eravamo ieri, unita all’energia di oggi. Per scrivere e condividere, insieme, momenti straordinari da ricordare. Grazie al contributo di tutti».

 Ai partecipanti alla simpatica iniziativa che ha annoverato «impastatrici» di tutte le età (la più piccola Fabiana, 24 anni e la più grande, Iris, 85 anni) è stato assegnato uno Stennarello Doratocon fascia tricolore (offerto dal Gruppo Facebook) e un Attestato di Partecipazione (a cura del Comitato Madonna de U Sassu). Ha collaborato anche l’associazione Lo Storico Cantiere di Valeria De Luca che ha fornito ai partecipanti i copricapo mentre le foto del pomeriggio in nome della tradizione gastronomica del territorio sono state realizzate da Fabio Camerata. 25 i chilogrammi di fettuccine preparati dai volenterosi partecipanti, «gladiatrici e gladiatori», offerti poi in parte agli stessi e al Comitato Madonna de U Sassu.

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 Un grazie a Gianni Ugolini e ai simpatici partecipanti all’iniziativa, così come a tutti quelli che, ogni giorno, rivolgono il loro operato in favore del recupero del patrimonio culturale e storico del territorio è stato rivolto dall’assessore Esposito, che ha sottolineato come proprio grazie alla semplicità di consuetudini quotidiane tramandate da generazioni, nella specifica situazione quella della pasta fatta in casa, la comunità esprima al meglio se stessa «dimostrando come – ha affermato – le tradizioni più vere non siano dimenticate ma, ancora oggi, rappresentino la chiave di volta capace, nella gioia di stare insieme, di rappresentare quei valori fondamentali quali la comunicazione e l’incontro.

Grazie al Gruppo de i Vecchi detti Marinesi per la bellissima esperienza vissuta che, auspicando sia solo la prima di tante altre, ha saputo interpretare quel desiderio di cose e semplici e vere che ci appartiene e che, molto spesso, viene dimenticato o sottaciuto. In nome di una città come Marino che accoglie il futuro saldamente ancorata alla ricchezza del passato».

 

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