La Regione Lazio rassicura Velletri: “Nessuna discarica è prevista a Lazzaria”

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Consiglio Regione Lazio

POLITICA –  La commissione Ambiente della Regione Lazio, presieduta da Enrico Panunzi (Pd), ha tenuto un’audizione sul progetto – ufficializzato il 25 agosto scorso dalla società Ecoparco Srl – per la realizzazione di una discarica a Velletri in località Cinque Archi. Presenti all’incontro il sindaco di Velletri Fausto Servadio, l’assessore regionale ai Rifiuti Michele Civita, il capo dipartimento “Servizi tutela e valorizzazione dell’ambiente” della Provincia di Roma Claudio Vasselli.

L’audizione è stata richiesta da Giancarlo Righini, consigliere regionale di Fratelli d’Italia alla luce delle notizie sulla proposta di realizzazione di un impianto privato di trattamento meccanico biologico (Tmb), nonché di un’area di compostaggio e stoccaggio di due milioni cubi di rifiuti. “Le nostre preoccupazioni riguardano soprattutto la vasta area agricola a ridosso della zona individuata dalla società Ecoparco e l’impatto che una discarica avrebbe sull’economia e sulla salute della città di Velletri”, ha spiegato Righini, che ha chiesto ufficialmente una moratoria sulla apertura di nuovi impianti di stoccaggio nella provincia di Roma, specie se relativi a rifiuti provenienti dalla Capitale. Il 16 settembre scorso, il Consiglio comunale di Velletri all’unanimità ha approvato un ordine del giorno per esprimere la totale contrarietà al progetto, incassando da subito il sostegno dei centri limitrofi: Aprilia, Cisterna di Latina e Lanuvio. Progetto definito “irricevibile” dal sindaco Servadio.

L’assessore Civita ha ribadito che l’ipotesi non è mai arrivata all’attenzione della Regione Lazio, in quanto è stata semplicemente richiesta la Valutazione di Impatto Ambientale (Via) da parte della società Ecoparco. “In ogni caso – ha precisato – la giunta non ha mai pensato in quel quadrante di prevedere una ulteriore discarica: non ce n’è la necessità, soprattutto in vista dei lusinghieri risultati che stiamo registrando sul fronte della raccolta differenziata. Di questo passo contiamo di ridurre, e non di aumentare gli impianti presenti nella provincia romana”. Il presidente Panunzi, in chiusura di seduta, ha annunciato che “la chiave di volta è rimettere mano al Piano regionale dei rifiuti, incentivando ancora di più la raccolta differenziata e porta a porta su tutto il territorio”.

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