ATTUALITA’ – «Ripartiamo da noi, con la celebrazione della cultura e dei valori del nostro territorio, ma in apertura con il mondo. In una Sagra dell’Uva che, nel “miracolo” che ogni anno racconta, cambia passo per scrivere il futuro di Marino attorno alla sua grande tradizione». Inizia così, con le parole del sindaco Fabio Silvagni il conto alla rovescia della 90ma edizione della Sagra dell’Uva di Marino che, in programma dal 3 al 6 ottobre prossimi, è stata presentata al Salotto del Vino della Cantina Sociale Gotto d’Oro.
Un evento nell’evento che, nella sua volontà di tutelare il patrimonio culturale che rappresenta, in un confronto tra memoria e innovazione declinata in nome delle nuove tecnologie, con i suoi oltre 50 appuntamenti in cartellone intratterrà in nome di cultura, musica, storia, arte, tradizione, enogastronomia, territorio, turismo, solidarietà, sociale, conferenze, sapori di un tempo, teatro. Con un’attenzione particolare al momento religioso, atteso e partecipato come sempre (domenica 5 ottobre – ore 9.30 – Basilica di San Barnaba).
A raccontarne i dettagli, insieme al sindaco, l’assessore Arianna Esposito delegata dal primo cittadino ad amministrare Cultura, Attività Produttive e Turismo del territorio. Con loro Adriano Palozzi, ex sindaco della Città oggi consigliere alla Pisana e l’artista siciliano Turi Sottile, autore della Locandina 2014. Ad ospitarli Luigi Caporicci, presidente Gotto d’Oro.
A raccontare, nel corteo storico, la bellissima storia legata alla Sagra dell’Uva di Marino, una storia che parla di fede, coraggio e amore per la città, saranno quest’anno gli attori Lorenzo Flaherty e Anna Falchi che presteranno il loro volto al principe Marcantonio Colonna e alla sua sposa Donna Felice Orsini.
A commentare nelle declinazioni dello spettacolo un evento che si avvicina al secolo di vita dedicato quest’anno a Leone Ciprelli, il poeta romano che lo ideò nel 1925, Enrico Ruggeri con Ale e Franz (venerdì 3 ottobre – ore 21 – piazza San Barnaba), L’Orchestraccia in Concerto (Sabato 4 ottobre – ore 21 – piazza San Barnaba) ed Edoardo Bennato (lunedì 6 ottobre – ore 21 – piazza San Barnaba).
Tantissime le novità per questa edizione della manifestazione che, preludio a una nuova formula che, negli anni a venire, preveda il pagamento di un piccolo biglietto di ingresso, trasforma Marino in Comune capofila di un progetto culturale e turistico volto a rappresentare non solo la Città ma l’intero territorio dei Castelli Romani. «Un percorso, nuovo, chiamato Expo Made in Marino e Fiera del Turismo dei Castelli Romani che presenti nei viali Mazzini e D’Azeglio – spiega l’assessore Esposito – raccontano le eccellenze vinicole e gastronomiche del territorio. Con un’attenzione particolare al percorso storico ed evolutivo della viticoltura rappresentato dall’esposizione delle macchine agricole d’epoca, affiancato dalle offerte turistiche, paesaggistiche, artistiche, architettoniche e culturali non solo di Marino ma dell’intero comprensorio territoriale sul quale insiste».
Il tutto, fanno sapere Silvagni ed Esposito, nel nome della degustazione del vino al bicchiere, della presenza dei soli operatori muniti di regolare autorizzazione «un provvedimento – sottolineano – adottato non per limitare ma regolamentare un settore che, in ambito Sagra, è il biglietto da visita della nostra Città».
«In occasione della 90ma edizione della festa di popolo alla quale la comunità partecipa abbellendo la città con drappi rossi in onore della Madonna del Santissimo Rosario – vanno avanti – quello che vogliamo affermare, una volta di più, è quel concetto di territorio, partecipazione e senso di appartenenza che, quale marchio di origine, è testimonianza di una realtà: la Sagra dell’Uva di Marino nel mondo. Per questo – concludono – è in via di regolarizzazione un logo ufficiale S.U.M., Sagra Uva Marino, pronto a durare nel tempo attraverso il quale identificare, senza possibilità di sbagliare, quella che è l’unica e irripetibile Sagra dell’Uva di Marino».
Un evento che, in nome della voglia del territorio di muoversi, insieme, in nome della valorizzazione e della crescita, è realizzato grazie alla presenza di sponsorizzazioni e contributi di imprenditori ed Enti. «Solo 12mila gli euro impegnati dalle casse comunali – sottolinea il sindaco Silvagni – a fronte dei 180mila offerti spontaneamente dai tanti che, insieme a noi, operano per la tutela del patrimonio culturale della nostra città. Tra questi la Regione Lazio, con 25mila euro, pervenuti tramite il consigliere regionale Adriano Palozzi che ringraziamo per la sua attenzione costante alle esigenze della sua, nostra, città». Un grazie da parte dell’Amministrazione a tutti quelli che, tra associazioni, comitati e privati, ogni anno di più collaborano per rendere l’evento possibile.