ATTUALITA’ – E’ terminato alle 21 di ieri sera il Consiglio comunale straordinario ed urgente sul San Raffaele, che si è svolto proprio nella sede di via dei Laghi della clinica veliterna.
Una seduta fiume, come si descrivono ancora molte delle sedute Parlamentari, in cui hanno detto “la loro” 15 Consiglieri comunali, su una situazione che sta portando alla chiusura del San Raffaele di Velletri, prevista per il prossimo 15 dicembre. Riunita nella palestra di riabilitazione cardiologica, l’assise consiliare, di fronte ai lavoratori del San Raffaele, seduti accanto a Carlo Trivelli Presidente del Gruppo San Raffaele Spa che per più di quattro ore ha ascoltato praticamente in religioso silenzio tutti i Consiglieri iscritti a parlare, ha svolto “egregiamente” il processo politico al San Raffaele Velletri.
Tutti d’accordo gli schieramenti politici che la struttura non chiuda ma le posizioni politiche che sono emerse, durante i discorsi, sono state diversissime. C’è chi ha difeso strenuamente il San Raffaele e chi ha provato a far passare il messaggio che la Magistratura ha fatto emergere situazioni talmente gravi da indurre la Regione a chiudere il SR Velletri, aggiungendo poi che i lavoratori non vorrebbero essere trasferiti per pigrizia, che non accetterebbero il pendolarismo. E’ restata in piedi un’unica tesi, granitica: la frode fiscale, se accertata, non dovrebbe indurre a chiudere una clinica, non paga il territorio e non pagano i lavoratori, pagherebbe chi l’ha perpetrata, per il San Raffaele sta accadendo il contrario. Il j’accuse al San Raffaele Velletri è arrivato quando il Consigliere comunale dell’Udc Gianluca Trivelloni ha letto la relazione del procuratore regionale della Corte dei Conti Pasquale Iannantuono, caso che, secondo lo stesso Procuratore “s’impone all’attenzione per le dimensioni colossali della frode”. La lettura della lunga requisitoria del dott. Iannantuono ha fatto rumoreggiare non poco i lavoratori presenti. Altri consiglieri hanno cercato di cavalcare la tesi per giustificare la chiusura della clinica ma non hanno avuto fortuna. La clinica non è sotto sequestro se per sequestro si intendono i sigilli, è sotto sequestro cautelativo fino a quando una sentenza non condannerà il Gruppo per frode fiscale, sentenza che non ancora è giunta.
Questo perchè la Magistratura sta facendo un percorso per accertare se la frode fiscale di più di 120milioni di euro è stata perpetrata e la Regione ne sta attuando un altro avviato con la determina 62 con la quale si imporrebbe la chiusura della struttura anche per irregolarità strutturali, che ricordiamo, non sono ancora emerse.
Si attende che la commissione di esperti venga a verificare i requisiti della clinica e fatto questo, si decida il da farsi. La sanità del territorio potrebbe ricevere un brutto colpo con la chiusura del SR di via dei Laghi, di questo sono sembrati tutti consapevoli. Per questo il Consiglio comunale si è concluso con un ordine del giorno condiviso col quale si impegna “l’amministrazione comunale ad intraprendere ogni azione necessaria ai vari livelli istituzionali affinchè ci sia il rispetto puntuale, come da verbale d’intesa sottoscritto in data 26 ottobre 2011 ed in particolare ad effettuare la verifica d’idoneità della struttura, come risulta anche confermato nell’incontro col Prefetto, Regione, Asl RmH e Gruppo San Raffaele e il Sindaco del Comune di Velletri. In assenza del rispetto dei termini previsti, si chiede di mantenere funzionante la struttura fino a verifica effettuata”.
LE IMMAGINI DEL CONSIGLIO COMUNALE