SANITA’ – “Non ci fermeremo!”, questo l’intento comprensibile e battagliero dei lavoratori del San Raffaele che non accettano le sorti avverse della struttura di via dei Laghi.
La chiusura della clinica privata costerebbe forse troppo: Velletri perderebbe un punto di riferimento fondamentale per le cure sanitarie riabilitative, i lavoratori rischierebbero il loro futuro, reso
ancora più incerto dalla mancata apertura del San Raffaele di Montecompatri, alla quale mancano ancora, secondo la Asl RM H, i necessari requisiti.
In calendario ci sono già due importanti iniziative: quella di lunedì 3 ottobre che si svolgerà presso l’entrata del San Raffaele, una riunione pubblica che inizierà la mattina alle 7.30 ad oltranza per richiamare cittadini e politici ad un maggior sostegno e maggior solidarietà.
Mercoledì 5 ottobre si svolgerà, invece un’assemblea pubblica in piazza Cairoli.
Il Comunicato diffuso dai lavoratori del San Raffaele il 28 settembre:
“Abbiamo letto numerosi comunicati stampa delle Organizzazioni Sindacali dei lavoratori maggiormente rappresentative e delle Forze Politiche di minoranza che hanno manifestato solidarietà ai lavoratori del San Raffaele Velletri che, come è noto, se nulla dovesse rapidamente mutare, perderanno il posto di lavoro da qui a pochi giorni. Apprezziamo ovviamente il grande sostegno ai lavoratori e continuiamo a chiedere il massimo impegno di tutte le parti politiche di governo regionale e di opposizione, dei sindacati e della società civile affinché si possa subito giungere ad una soluzione positiva di questa triste vicenda. Tuttavia, dal contenuto dei comunicati ufficiali abbiamo rilevato che solo in alcuni casi è stata evidenziata quella che a noi sembra la più grande criticità ad oggi irrisolta, che da sola impedisce l’attuazione del processo di riorganizzazione di tutte le strutture San Raffaele e, quindi, la garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali stabilita esplicitamente dall’accordo tra Regione Lazio e San Raffaele SpA, recepito dalla Presidente Polverini in qualità di Commissario ad Acta con il Decreto n°62 del 27 luglio 2011: Il S. Raffaele Velletri chiude ed il San Raffaele Montecompatri, che dovrebbe accogliere una grande parte delle attività sanitarie e degli operatori veliterni, non apre avendo gli uffici ispettivi della ASL RM H, ad oggi e a termini previsti dal Decreto sopra citato abbondantemente scaduti, neanche avviato i controlli necessari al rilascio del nuovo titolo di autorizzazione all’esercizio delle attività sanitarie secondo il nuovo assetto. E’ per questo che il Comitato per la Difesa del San Raffaele chiede alla Presidente Polverini quale massima autorità regionale, alle Forze politiche, alle Organizzazioni Sindacali di intervenire e vigilare, ciascuno per il proprio ruolo istituzionale affinché la ASL RMH acceleri al massimo nell’adempimento dei propri doveri istituzionali rompendo finalmente questa fase di pericoloso stallo, e ridando a numerose famiglie un futuro dignitoso basato sul Lavoro”.
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