Lariano, Astolfi e Casagrande danno battaglia sui debiti fuori bilancio: “Vogliamo evitare danni patrimoniali”

Google+ Pinterest LinkedIn Tumblr +

vendita_bilocale_in_via_di_casale_2320015416182734618

POLITICA – Situazione difficile per il consiglio comunale di Lariano, che recentemente si è visto costretto a riunirsi per approvare i debiti fuori bilancio. Questo tipo di debito consiste in un’obbligazione maturata senza che sia stato adottato il dovuto adempimento per l’assunzione dell’impegno di spesa.

La legge su tali situazioni prevede che i provvedimenti di riconoscimento dei debiti, posti in essere dalle amministrazioni pubbliche, vengano trasmessi agli organi di controllo ed alla procura della Corte dei Conti. Inoltre è legalmente sancita la possibilità di provvedere al pagamento anche mediante un piano di rateizzazione convenuto con i creditori, senza contare la possibilità di stipulare un atto scritto e la redazione di un apposito verbale in caso di pagamento di debiti riconoscibili.

Nel momento in cui l’ente, che dispone “ di idonei e congrui elementi difensivi”, decida di ricorrere per vie legali ai confronti dei creditori, deve poterlo fare cercando soluzioni in grado di bilanciare il “ giusto interesse di ottenere giustizia” tutelando il bene pubblico.

Una battaglia politica che i consiglieri comunali del movimento Più Lariano, Emiliano Astolfi e Gianluca Casagrande Raffi stanno portando avanti con forza: ” A tal proposito ci preme ribadire che qualora fossero accertate delle irregolarità saremmo tra quelli, augurandoci di non essere gli unici che pretenderebbero che chi ha sbagliato paghi. Non discutiamo sul fatto che occorra curare gli interessi dei cittadini di Lariano, discutiamo sul fatto che si voglia farlo a fronte di ulteriore esborsi legali”, che ad oggi hanno visto soccombere sempre l’ente comunale, con un ulteriore aggravio delle spese legali. Le decisioni che vengono prese su tali argomenti debbono poter rappresentare utilità e arricchimento per l’ente e non ulteriore esborso, se così non fosse creerebbero  un ingiustificato danno patrimoniale del quale qualcuno “dovrebbe” poi rispondere in base al comportamento avuto nel determinarlo”.

 Concetta Maria Suriana

Condividi.

Non è possibile commentare.