Roma, arrestate 14 persone. Riciclava assegni rubati con la complicità di un dipendente Inail

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CRONACA  – I Carabinieri di Roma hanno dato esecuzione, nella Provincia di Latina e Napoli hanno arrestato 14 persone, 12 in carcere e 2 con obbligo di firma, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla falsità materiale commessa da Pubblico Ufficiale in atto pubblico, sostituzione di persona, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, truffa, ricettazione e riciclaggio.

Le indagine condotte dai Carabinieri della Stazione di Roma sono iniziate nel gennaio 2013 a seguito di una denuncia presentata dal direttore di un istituto di credito e sono state sviluppate nel corso dei mesi attraverso attività dinamiche, accertamenti di polizia giudiziaria ed acquisizione di documentazione amministrativa; l’attività investigativa ha consentito di documentare la responsabilità della banda criminale in ordine all’apertura di oltre 20 conto correnti bancari, in tutta Italia e mediante l’utilizzo di documenti falsi, sui quali venivano versati assegni di provenienza illecita per un importo complessivo di 330.000,00 euro.

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Al fine di riuscire a realizzare il disegno criminoso, i membri del sodalizio si sono avvalsi della complicità di un dipendente dell’INAIL che forniva informazioni riservate, ma anche di documenti d’identità falsi utilizzati da alcuni componenti del gruppo criminale sia per ostacolare la loro corretta identificazione, sia per intestare schede telefoniche e stipulare falsi contratti di lavoro.

In particolare, nel corso dei mesi, i militari sono riusciti ad acclarare che il sodalizio dopo essersi impossessato di assegni intestati a reali beneficiari, emessi dall’INAIL o da compagnie di telefonia, falsificavano i documenti intestandoli agli stessi destinatari dei predetti cheque. Successivamente mentre alcuni soggetti dell’associazione, con i medesimi documenti non veritieri, aprivano conti correnti sui quali venivano versati i citati assegni, altri sodali trasferivano il danaro dai predetti conti a carte prepagate a loro intestate.

Nel corso dell’attività i Carabinieri della Stazione di Roma Monteverde Nuovo hanno anche dimostrato come il gruppo criminale abbia utilizzato nella falsificazione delle carte d’identità e dei certificati di attribuzione del numero di codice fiscale, falsi sigilli riportanti l’impronta del comune di Roma e dell’Agenzia delle entrate di Roma.

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