POLITICA – “Sono sorpreso dalla presa di posizione del Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, che, davanti ad una questione tanto seria, rilascia dichiarazioni generiche senza verificare come stiano davvero le cose. Per il ruolo che ricopre, e per la fiducia che dovrebbe avere nell’istituzione scolastica e negli organi della pubblica istruzione, il Ministro farebbe bene ad inviare gli ispettori dell’ufficio scolastico regionale nella scuola di Valmontone per rendersi conto se i fatti stiano davvero come vengono descritti oppure, come credo, il dirigente scolastico abbia agito – pur con gli strumenti e le risorse di cui dispone – cercando di fare la cosa migliore per il bene del bambino autistico e di tutti gli altri alunni della scuola”.
Lo dichiara il sindaco di Valmontone, Alberto Latini, rispondendo al Ministro Giannini che, in un convegno sulla Buona scuola, ha affermato che “Le stanzette del silenzio degli innocenti come quella di Valmontone nella Buona Scuola non ci saranno, non avranno spazio”. “Io credo che un ministro – aggiunge Latini – prima di prendere una posizione così forte abbia il dovere di fare piena luce sulla vicenda. Mi trovo, invece, completamente d’accordo con il deputato del Pd Edoardo Patriarca, componente della Commissione Affari Sociali, che, oltre a sollecitare l’ufficio scolastico regionale a fare un approfondimento e trovare soluzioni, mette in evidenza il ‘progressivo disinvestimento nell’istruzione iniziato venti anni fa’ con cui la scuola oggi deve fare i conti”.
“La Buona scuola di cui parla il Ministro Giannini – aggiunge il delegato alla pubblica istruzione, Giulio Pizzuti – dovrebbe essere quella in cui il Governo investe risorse importanti sulla formazione e sui progetti di integrazione e non lascia soli i comuni o, peggio, le singole scuole. Lo scorso dicembre il Comune di Valmontone, con risorse del nostro assessorato alle politiche sociali, ha tenuto un corso specifico per operatori della scuola e famiglie di bambini autistici per dare loro le giuste competenze per affrontare questi casi”.
“Da mesi – sottolinea il vice sindaco e assessore alle politiche sociali, Eleonora Mattia – abbiamo sposato la causa della consigliera regionale Daniela Bianchi che, nel giugno 2014, ha presentato legge sull’autismo prevede la definizione, in maniera stabile, di un Piano di Azione Regionale che contenga tutti gli interventi legati all’autismo, dalla conoscenza dei bisogni, alla creazione di una rete di assistenza, alla formazione degli operatori, fino alla ricerca scientifica e alle campagne di informazione e dia i giusti strumenti per affrontarlo. Ho sempre creduto sia nostro dovere rompere il muro dell’indifferenza intorno all’autismo e far sentire la vicinanza delle istituzioni alle tante famiglie che ci convivono. Purtroppo sono passati otto mesi ma la legge sull’autismo ancora non viene approvata”.
“Il lato positivo di questa vicenda – conclude il sindaco Alberto Latini – è che finalmente ci si è resi conto di quali difficoltà abbiano le scuole, le famiglie e gli enti locali di fronte a casi come questo. Sono certo che il Governo e la Regione Lazio possano, una volta per tutte, metterci mano per dare certezze a chi ogni giorno – dai bambini alla famiglia, dai docenti agli operatori – convive e si confronta con problemi tanto delicati e importanti”.