ATTUALITA’ – Nel pomeriggio di sabato 7 marzo, a Velletri, i membri della Sezione Soci Unicoop Tirreno si sono riuniti presso la Sala Tersicore del comune cittadino per premiare i primi cinque elaborati del concorso letterario “ Dalle mimose alle scarpette rosse”, inaugurato il 25 novembre scorso, ovvero la Giornata contro la violenza sulle donne.
Un concorso che ha voluto collegare simbolicamente il giorno in cui si denuncia uno degli atti peggiori che una donna possa subire ed il giorno in cui quest’ultima viene celebrata. Scopo dei promotori è stato quello di provocare una reazione, una sensazione ed una ribellione nei confronti di un fenomeno così ancora tristemente diffuso come quello della violenza sulle donne attraverso racconti inediti e poesie. Fondamentale è stata la giuria, composta da Edoardo Baietti, dalla professoressa Linda Maggiore, dai giornalisti Alessandra Valentini ed Alberto Tomasso e dall’attrice Marina Viganelli, che ha selezionato non senza difficoltà i sei elaborati vincitori ( due racconti a pari merito sono stati classificati al quinto posto).
Dopo una breve presentazione del concorso, la giuria ha consegnato i premi ed ha poi letto al pubblico presente in sala i racconti, per lasciare spazio infine agli interventi degli ospiti presenti, tra cui Romina Trenta, l’avvocato Francesca Andreani e Marcella Ferrante, caposala del reparto Ostetricia dell’ospedale di Velletri. Ancora commossi dalle letture, gli interventi sono stati indirizzati alla denuncia di questi atti di violenza, al voler sottolineare la forza delle donne che hanno ( o dovrebbero avere) pari diritti dell’uomo, ma anche di denuncia contro uno Stato che ancora non riesce ad aiutare in modo rapido ed efficiente chi chiede aiuto.
Il progetto, portato avanti insieme al Commissariato delle Pari Opportunità ed alla stampa locale, ha riscosso un notevole successo, sebbene molti dei presenti abbiano esposto la propria difficoltà nel raccontare un tema così difficile che però è insito nella nostra vita quotidiana. È questo ciò che emerge dalle storie raccontate: nessuna donna è immune dal rischio di subire violenza, direttamente o indirettamente, ma parlandone e denunciando se ne può uscire. Primo racconto classificato, “Le ballerine rosse” di Lauretta Chiarini; secondo classificato, “Soffi di vita” di Nadia Levato e terzo classificato, “Lascia stare quel fiore” di Claudio Leoni.
Concetta Maria Suriana