CRONACA – I Carabinieri di Velletri hanno arrestato due persone, madre e figlio di 47 e 26 anni, con le accuse di furto aggravato e simulazione di reato. L’attività investigativa “Family Business”, condotta dai Carabinieri della Stazione di Ariccia e diretta dalla Procura della Repubblica di Velletri, è partita a seguito della rapina a mano armata accaduta nel marzo 2014 ai danni della sala giochi e scommesse “TIME CITY” di Ariccia.
I Carabinieri erano intervenuti immediatamente sul posto su richiesta della commessa che aveva denunciato la rapina ad opera di due individui, che con il volto coperto ed armati di taglierino, le avevano intimato di consegnare loro l’intero incasso della giornata. I due avevano svuotato anche le slot machine istallate per poi dileguarsi a piedi nelle vie cittadine.
L’attività investigativa, durata alcuni mesi, ha permesso di accertare che la commessa, una donna di 47 anni, era in realtà complice e madre di uno dei due rapinatori, un giovane di 26 anni già conosciuto alle forze dell’ordine. I due, assieme ad un altro soggetto in corso di identificazione, avevano simulato la rapina al fine d’impossessarsi dell’incasso pari a circa 1.000,00 euro.
A far scattare i sospetti degli investigatori, il comportamento assunto dai rapinatori nel corso della rapina ed alcune incongruenze tra il racconto della denunciante e di alcuni testimoni. I successivi accertamenti hanno consentito di acquisire ulteriori elementi di prova inequivocabili, che hanno portato all’emissione da parte del GIP del Tribunale di Velletri del provvedimento cautelare. Gli arrestati dopo essere stati rintracciati, sottoposti alla misura degli arresti domiciliari e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.