Velletri, un detenuto aggredisce un agente. E’ già il terzo caso di violenza dall’inizio dell’anno

CRONACA – Sempre più incandescente il clima nelle carceri del Lazio a causa di un sovraffollamento che non permette una facile convivenza fra i detenuti e un controllo adeguato da parte della Polizia Penitenziaria, che fra l’altro, è anche numericamente inferiore rispetto al numero dei reclusi.

Nel giorno di Pasqua a Velletri, presso la sezione di isolamento, un detenuto di origini magrebine ha aggredito un agente di 49 anni, che ha riportato un trauma distorsivo alla mano sinistra. L’uomo ne avrà per circa un mese. Un tentativo di suicidio, per fortuna sventato, è invece accaduto, sempre nello stesso giorno, presso la casa circondariale di Rieti.

I dati che  fornisce il DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) dimostrano come  continuano ad aumentare i detenuti nelle carceri del Lazio, al 31 marzo 2015, si rappresenta che i reclusi presenti nei 14 istituti della Regione Lazio risultano essere  5.816 (702 in più rispetto ai 5.114 posti disponibili), rispetto al 31 dicembre 2014 si registra in tre mesi un più 216 detenuti considerato che i detenuti erano 5.600.

Per la Fns Cisl Lazio quello che preoccupa è che se non viene ridotto il sovraffollamento nelle carceri difficilmente si potrà migliorare sia le condizione detentiva dei detenuti ma, anche, quella lavorativa del personale ed evitare  eventi critici  quali aggressione al personale e tentativi di suicidio dei detenuti stessi. Non resterà ferma segnalando agli uffici  competenti, come sempre ha fatto, i rischi  che corre il personale  che lavora in condizioni a dir poco sicuro.