CULTURA – Roma e la sua provincia hanno dato una spinta decisiva al movimento antifascista italiano, con un contributo di sangue e dolore immensi. Questo libro, firmato da uno dei maggiori esperti della materia, racconta le vite di perseguitati e persecutori, tracciando una linea nera inquietante che porta fino ai giorni nostri.
Una storia dell’antifascismo a settant’anni dalla Liberazione non è superata: se si riflette sulla sopravvivenza del fascismo alla propria rovinosa caduta e sui recenti rigurgiti nazionalistici e xenofobi, ci si può rendere conto che così non è. Come hanno sostenuto alcuni protagonisti della cultura occidentale, da Wilhelm Reich ad Albert Camus, e come ha intuito Pier Paolo Pasolini, il fascismo non è semplicemente un fatto racchiudibile tra due parentesi, secondo la famosa tesi crociana.
È stato, invece, frutto di un bisogno di autoritarismo maturato dalle masse, senza il cui consenso non si sarebbe avuta una dittatura fascista in Italia. Contro la quale è via via sorto un movimento antifascista per anni perseguitato e minoritario, ma destinato a incrementare la sua forza man mano che il regime mussoliniano perdeva consenso nella popolazione vessata e impoverita, che vedeva istintivamente la lotta contro il regime una lotta per la dignità, per la libertà e per il lavoro, per i diritti, per la democrazia.
Studiare oggi l’antifascismo di ieri può contribuire a definire i con¬torni di una battaglia a lungo perduta o, meglio, vinta solo con il di¬sastro bellico, con la lotta armata e con il sopraggiungere degli Alleati, e a individuare gli errori e i limiti delle azioni di contrasto adottate dai diversi partiti o dai diversi ambienti culturali posizionati tra la tesi crociana della «parentesi», quella gobettiana della «rivelazione» e quella socialcomunista del trionfo capitalistico.
L’autore
Ugo Mancini, docente di storia e filosofia nei licei e studioso del fascismo, oltre ad articoli e saggi su riviste o in opere collettanee ha pubblicato Lotte contadine e avvento del fascismo nei Castelli Romani (Armando, 2002), 1939-1940. La vigilia della Seconda guerra mondiale e la crisi del fascismo a Roma e nei Castelli Romani (Armando, 2004), Il fascismo dallo Stato liberale al regime (Rubbettino, 2007), Classe industriale e costituzione economica. Il progetto liberista del “partito degli industriali”, in A. Buratti, M. Fioravanti,Costituenti ombra (Carocci, 2010), La guerra nelle terre del papa. I bombardamenti alleati tra Roma e Montecassino attraversando i Castelli Romani (Franco Angeli, 2011). È autore inoltre del corso di storia per i licei Il Mondo, i fatti, le idee (Emmebi, 2007). Con la nostra casa editrice ha pubblicato 1926-1939, l’Italia affonda (2015).