Spacciavano banconote false nei negozi dei Castelli

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CRONACA – Sceglievano le piccole attività commerciali, come panifici e pizzerie, non dotate del macchinario per riconoscere le banconote false, per fare acquisti del valore di pochi euro pagando però con banconote da 50 euro. In questo modo due giovani di Roma, finalmente arrestati, hanno ottenuto un notevole guadagno.

 Grazie alla segnalazione di un commerciante che non aveva accettato in pagamento la banconota ‘falsa’ ed aveva visto dileguarsi i due uomini a bordo di una Smart di colore azzurro, sono iniziate le ricerche e dopo pochi minuti l’autovettura con i due uomini a bordo è stata intercettata da una pattuglia in borghese. Da un primo rapido controllo il conducente, C.D. di anni 26, è stato trovato in possesso di circa 300,00 euro in banconote di piccolo taglio, frutto evidentemente di tutti i cosiddetti ‘resti’ ricevuti a seguito dello spaccio delle banconote false, mentre il passeggero, V.F. anch’egli di anni 26, è stato trovato in possesso di una banconota da 50,00 euro falsa. I due avevano inoltre uno scontrino dell’importo di euro 2,50 relativo l’acquisto effettuato presso un forno di Genzano.

 Contattato il proprietario del forno, ha confermato di aver ricevuto poco prima da un giovane una banconota proprio da 50,00 euro che poi controllata meglio aveva verificato essere falsa. Si è così diretto presso il Commissariato di Albano per fare la denuncia e consegnare la banconota falsa che riportava lo stesso numero di serie di quella rinvenuta in possesso di V.F., riconosciuto poi sia dal fornaio che dal commerciante di Albano attraverso un controllo fotografico.

 Nel corso delle perquisizioni effettuate a Roma presso le abitazioni dei due giovani sono stati ritrovati documenti falsi, modulistica relativa ad incidenti stradali, certificati medici ‘in bianco’ e altre banconote false del taglio da 10 euro e la somma di 3.200 euro, provento dell’attività illecita. I due giovani sono stati arrestati. per il 26enne si è fissata l’udienza a fine giugno ma ha l’obbligo della firma quotidiana presso la Caserma della zona dove risiede, per l’altro invece è stata prevista la scarcerazione ma gli atti che lo riguardano sono stati trasmessi alla Procura di Roma.

 

 

 

 

 

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