CRONACA – Ad una settimana dall’esecuzione della pena, Bruno Caliciotti, il pranoterapeuta più noto di Lariano, è stato scarcerato. L’uomo era stato condannato in via definitiva per violenza su minore e la pena era stata quantificata in due anni e quattro mesi di carcere.
Giovedì 9 luglio si erano aperte le porte del carcere. Per effetto del decreto legge n. 92 del giugno 2014, per le pene sotto i tre anni si può evitare la detenzione carceraria, ovvero commutare la condanna carceraria anche per reati di una certa gravità. Il meccanismo non è automatico ma sottoposto al Giudice che può decidere in un modo o in un altro. Questi i fatti che avevano condotto Bruno Caliciotti al carcere:
Il caso si aprì nel 2003 quando la mamma della ragazzina che all’epoca dei fatti aveva 14 anni, la condusse in casa del Caliciotti, all’epoca con la fama di pranoterapeuta, per cercare di risolvere dei gravi problemi alle articolazioni di cui soffriva la 14enne.
L’uomo ovviamente non guarì i dolori fisici della ragazzina ma la indusse ad una serie di comportamenti che portarono alla violenza. Come si legge negli atti processuali Caliciotti la costrinse con minaccia, facendole credere di essere posseduta dal demonio, che se non avesse obbedito a ciò che lui comandava, il demonio non sarebbe più uscito dal suo corpo e non si sarebbe mai innamorata.
Con tale comportamento Bruno Caliciotti abusò di una persona, in quel momento in evidente inferiorità psichica perchè minorenne e perchè sofferente di importanti malesseri fisici. In questo modo dovette subire atti sessuali consistiti nel palpeggiamento in più parti del corpo dopo averla fatta denudare e costringerla a bere una sostanza liquida che le provocò vomito e stordimento. La 14enne raccontò tutto alla madre che denunciò l’accaduto.
