CRONACA – Una settimana di rilevazioni su rumore e inquinamento dell’aria, quella a cui ha dato il via Aeroporti di Roma, utilizzando apposite centraline per monitorare i voli dello Scalo civile di Ciampino. Una campagna che è saltata immediatamente all’attenzione dei cittadini che vivono nelle zone sotto cui, ogni giorno, decine di voli decollano e atterrano senza sosta.
L’iniziativa di Adr, portata avanti insieme all’Enac, servirebbe a ottenere le Valutazioni per la tutela ambientale e della salute “Via” o “Vas”, richieste, fin dal 2012, dalla Commissione Europea. Proprio all’organo di Bruxelles si erano rivolti i cittadini, organizzati nel Criaac (Comitato riduzione impatto ambientale Aeroporto Ciampino), denunciando la scarsa sicurezzae il superamento dei limiti di rumore. A causa di questi ultimi, infatti, lo Scalo ciampinese venne definito “fuori legge” già nel 2008 da Arpa Lazio, a seguito di indagini specifiche. Le critiche degli abitanti, esasperati dai continui disagi e preoccupati per l’impatto sulla salute, si sono ora mosse contro l’utilità delle rilevazioni effettuate per una sola settimana.
Misure che, come si legge in un duro comunicato del Criaac, «non sembrano certo adeguate a onorare l’impegno assunto dall’Italia con la Ue. Non ci sono – ha aggiunto il Comitato – notizie ufficiali sul sito del Ministero dell’Ambiente, dell’avvio di una procedura di “Via”». Le perplessità sono state poi aggravate da diverse segnalazioni dei cittadini, che hanno notato modalità di atterraggio, decollo e movimento a terra anomale e inconsuete. «Sembrerebbe – si legge ancora nel comunicato – che qualcuno abbia dato ordine di “mettere le pantofole” agli aerei, limitando l’uso del freno motore e moderando i movimenti dei velivoli a terra, diminuendo così la rumorosità.
A quale scopo? La Commissione aeroportuale dello Scalo è stata coinvolta in queste modifiche al funzionamento dell’Aeroporto, come prevede la legge? – si sono chiesti poi i cittadini -. Da quello che ci risulta, sembrerebbe che non sia stata mai convocata». Accuse gravi, dunque, per una situazione che ancora fa discutere e necessita di interventi concreti. «I cittadini non stanno fermi – ha concluso il Criaac – e chiedono alle Istituzioni il rispetto delle leggi e degli impegni presi, nonché alla Magistratura un intervento per il ritorno della legalità nell’Aeroporto di Ciampino».
Lorenzo Mattia Nespoli