ATTUALITA’ – Una fiaba ambientata tra i boschi e le splendide cornici naturali che circondano Rocca di Papa quella che, per la quarta edizione della Festa della Ciambella degli sposi, è stata raccontata e rappresentata domenica 6 novembre. Presso il Museo di Geofisica, infatti, si sono svolte le celebrazioni in onore di un prodotto che, per il Comune montano dei Castelli Romani, simboleggia molto più di un dolce tipico. La caratteristica ciambella, prodotta con pochi e semplici ingredienti, racchiude in sé una tradizione antichissima, legata in particolare al matrimonio. Le usanze volevano che i croccanti dolciumi venissero consegnati, in numero diverso a seconda del grado di amicizia o parentela, dalla coppia in procinto di sposarsi.
Amore, dunque, è stata la parola d’ordine che ha ispirato gli organizzatori della Festa di domenica. A curarla, è stato in particolare il Laboratorio Centro Storico, con la collaborazione della Proloco, del Gruppo Azione Locale Castelli Romani e Monti Prenestini, della Protezione civile e, ovviamente, del Comune. E proprio il tema dell’unione amorosa si è concretizzato nelle sale espositive del Museo, con una fiaba popolata di principesse, re, regine, maghi fornai e personaggi tipici della vita del borgo. L’autrice, Aurora De Luca, l’ha narrata al pubblico, accompagnata dalla rappresentazione scenica degli artisti del Laboratorio Centro storico.Particolarmente curati i costumi dei personaggi, realizzati a mano da DaniraSciamplicotti, Assunta e Mercedes Sciamplicotti e Gloria Casciotti.
Gli intenti del Laboratorio, come esposto durante la presentazione dell’evento, vertono sulla necessità di ripartire dalle peculiarità e dai prodotti tipici per far conoscere tutto ciò che Rocca di Papa può offrire anche al di fuori del contesto dei Castelli Romani. Sempre nell’ottica della preservazione di tradizioni centenarie, gli organizzatori hanno annunciato che la fiaba di Aurora De Luca diventerà un libro da distribuire nelle scuole. Al termine del racconto, inframezzato anche da alcune performance canore sempre a tema fiabesco, non poteva mancare il momento della degustazione. Le ciambelle, infatti, sono state offerte ai partecipanti da quattro forni roccheggiani, che le hanno preparate in diverse varianti, dalle più classiche a quelle farcite con cioccolato o marmellata.Gusto ed eccellenze cittadine, dunque, anche quest’anno si sono uniti in un’occasione originale per festeggiare la celebre ciambella.
Lorenzo Mattia Nespoli