Carcere di Velletri, detenuto sferra un pugno in faccia ad un ispettore

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CRONACA – Nella tarda serata di domenica 20 dicembre un detenuto italiano sofferente di attacchi epilettici ha iniziato a compiere gesti autolesionistici praticandosi dei tagli sulle braccia con una lametta. L’uomo si trova in cella soltanto con un altro detenuto (cosiddetto detenuto-piantone) che sembrerebbe soffrire anch’egli di turbe psicologiche, emerse in precedenti carcerazioni con scatti d’ira e violenze verso altri detenuti.

Un agente di Polizia penitenziaria si è accorto di ciò che stava succedendo, ha fermato l’uomo e lo ha accompagnato assieme all’altro, in infermeria. L’Ispettore di sorveglianza venendo a conoscenza di quanto stava accadendo si è recato in infermeria per capire il motivo del gesto ma proprio mentre poneva stava ponendo delle domande, il detenuto piantone si è scagliato contro l’Ispettore sferrandogli un pugno violento contro il viso tanto da richiedere il suo trasporto in ambulanza presso l’Ospedale di Velletri, dove è stato sottoposto alle cure e agli accertamenti del caso.

 A denunciare il caso è il Segretario Locale del SIPPE (Sindacato Polizia Penitenziaria) Ciro Borrelli: “ Questi episodi – ha denunciato Borrelli – devono fare riflettere l’ Amministrazione Penitenziaria, perché i detenuti con disturbi psichiatrici o che hanno manifestato atti di violenza nelle precedenti carcerazioni, devono essere gestisti diversamente rispetto alla presente gestione dei detenuti”.

“Come sindacato – ha concluso il sindacalista –faremo sentire la nostra voce affinché tutta la classe politica e gli uffici competenti prendano provvedimenti concreti su cosa o su come si vuole lavorare nel penitenziari. La Polizia Penitenziaria non è a servizio privato, ma al Servizio del Paese”.

 

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