Ss Torre Angela calcio (II cat), Savina: «Festeggiare? Non scherziamo, è presto…»

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Alessandro Savina

Alessandro Savina

SPORT – Una prima parte di stagione da record. Il Torre Angela sta dominando il girone G di Seconda categoria: la squadra della famiglia Ciani ha collezionato undici vittorie e un pareggio nelle prime dodici partite di stagione, realizzando ben 37 reti e subendone appena sette. L’ultimo successo è arrivato proprio sul campo del Lunghezza primo inseguitore, ora distanziato di sette punti.

«Abbiamo dato un’altra dimostrazione della nostra forza – dice il 25enne centrocampista centrale Alessandro Savina – nonostante si sia giocato su un campo piccolo e con un fondo terroso pessimo, pieno di buche. Siamo andati in vantaggio subito con un mio calcio di rigore, poi il Lunghezza ha pareggiato dopo un quarto d’ora sugli sviluppi di una rimessa laterale, una delle situazioni che abbiamo sofferto perché le piccole dimensioni del campo le rendevano tutte pericolose. Ma il secondo tempo l’abbiamo giocato da grande squadra, tornando avanti con una punizione di Pelagalli e meritando largamente il successo finale.

Qui c’è un gruppo compatto e chi entra dà sempre il suo contributo: questo è uno dei nostri segreti». Savina, pur non indossando la fascia, viene chiamato da tutti “capitano”. «Lo sono stato in passato visto che da quattro anni gioco qui, ma siccome per motivi personali non riesco sempre a garantire la mia presenza, ora i gradi li ha il mio amico Jaraveti. Ma per me è lo stesso, l’importante è vincere». E stavolta per il Torre Angela sembra davvero l’anno buono. «Festeggiare? Non scherziamo, è troppo presto.

Sappiamo di avere un’ottima squadra e un buon vantaggio, ma il campionato è ancora lungo e non dobbiamo abbassare la tensione». Savina, cresciuto nelle giovanili di Tor Sapienza e Vigor Perconti, è già proiettato al primo impegno del 2016, quello casalingo con il Castel Madama. «Dei prossimi avversari so solo che viaggiano a metà classifica. Le feste? Certo, non ci potremo allenare con continuità, ma non è un problema. Vogliamo iniziare l’anno nuovo come abbiamo finito quello vecchio…».

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