CRONACA – Il tempestivo intervento di un ufficiale superiore dei Carabinieri, libero dal servizio e la decisione di trasportarlo subito in ospedale con una gazzella del Nucleo Radiomobile hanno salvato la vita ad un ragazzo tunisino di 16 anni, ferito gravemente da due cittadini moldavi per rapinarlo di un telefono cellulare, di poche decine di euro e della bicicletta che usava per andare a lavorare.
La scorsa notte, in via delle Ciliegie a Roma, il giovane è stato avvicinato dai due malviventi, di 38 e 39 anni, che, con inaudita violenza e sotto la minaccia di un coltello, lo hanno costretto a consegnargli tutti gli oggetti di valore in suo possesso, compresa la bici su cui stava rientrando a casa. Il 16enne – istintivamente – ha reagito al sopruso ed è stato subito colpito al collo e al corpo dai fendenti del moldavo di 39 anni che impugnava il coltello. Subito dopo, i due rapinatori sono scappati a piedi, ma hanno notato subito nei pressi del fatto, un’auto condotta da un ventenne romano, che stava rincasando.
I due, pensando di rapinare l’auto per darsi alla fuga, si sono avvicinati all’abitacolo ma il ragazzo alla guida, dopo essersi barricato nel veicolo, non ha esitato a contattare al telefono il padre, ufficiale dei Carabinieri in servizio al Nucleo Radiomobile di Roma, che in quel momento, libero dal servizio, era in casa. Così si è immediatamente precipitato in strada dando l’allarme alla centrale operativa dell’Arma. Sul posto sono intervenute alcune pattuglie di Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma e della Compagnia Roma Casilina che hanno cinturato l’intera area per bloccare i rapinatori.
Uno dei due malviventi, nascostosi proprio nel giardino dell’abitazione dell’Ufficiale intervenuto, è stato subito catturato, nascosto sotto un tavolo con in pugno ancora il coltello sporco di sangue. Il secondo è stato trovato poco distante, mentre cercava di scappare. Il giovane ferito, ormai quasi privo di conoscenza per le gravi lesioni da taglio è stato portato in ospedale con un’auto dei Carabinieri, senza attendere senza attendere l’arrivo dell’ambulanza.
La decisione, secondo quanto constatato dai medici del pronto soccorso dell’Ospedale “Vannini” ha di fatto salvato la vita alla vittima, considerato che la ferita alla gola, aveva lesionato una zona vitale, adiacente la regione giugulare, che necessitava di un immediato intervento in codice rosso per evitare il suo decesso. Il giovane è stato operato dall’Equipe di Chirurgia d’urgenza dell’Ospedale “Vannini”; ricoverato in gravi condizioni, ora non più in pericolo di vita. I malviventi moldavi sono stati arrestati con l’accusa di rapina aggravata in concorso. Il 39enne in particolare dovrà rispondere anche dell’accusa di tentato omicidio aggravato. Entrambi si trovano nel carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.