CRONACA – Un cantiere che farebbe presagire la costruzione di una nuova arteria stradale che costeggi l’aeroporto, quello per cui sono iniziati alcuni lavori a Ciampino, già da qualche settimana. Opere su cui è intervenuto il Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino, chiedendo lumi all’Amministrazione cittadina. I membri del Comitato hanno infatti consultato gli atti comunali, scoprendo che, presso l’Ente, al momento è presente solo una prima bozza relativa a studi di fattibilità.
Eventi che giungono dopo le dure polemiche dei mesi scorsi, che hanno visto contrapposti Sindaco, Enac e Adr da una parte, e cittadini e Criaac dall’altra. Le critiche mosse alle istituzioni, in quel caso, erano scaturite proprio dalla possibile realizzazione di una nuova pista di rullaggio nello scalo, che avrebbe quasi “toccato” le abitazioni ciampinesi, a una distanza minore di 50 metri. Gli Enti, a tal proposito, avevano risposto che si sarebbe invece provveduto a creare una nuova via di collegamento stradale.
Per la nuova arteria in costruzione, tuttavia, il Comitato ha denunciato la mancanza di autorizzazioni, valutazioni e permessi, nonostante siano già partiti i lavori. «Mentre le ruspe già lavorano da giorni – si legge in una nota diffusa dalCriaac – negli uffici comunali non c’è traccia di permessi, né di atti come delibere e determine dirigenziali su questa faccenda. Prima ancora di poter fare qualsiasi valutazione su quest’opera, è necessario che tutto sia in regola – ha proseguito il Comitato -, ma in un aeroporto dove la gestione si manifesta per innumerevoli aspetti fuori dalle norme, non si può cominciare a realizzare una strada ad alta percorrenza al confine con la città senza che ci siano tutte le carte e gli studi di impatto a posto».
L’area in questione è piuttosto vasta, in quanto la strada andrebbe a collegare via della Folgarella a via Francesco Baracca, per giungere forse fino a via di Marino. Una sorta di tangenziale, dunque, che cambierebbe radicalmente gli assetti viari di Ciampino, ma che avrebbe anche una notevole portata di traffico e, di conseguenza, di inquinamento. Da qui, la necessità di valutazioni accurate. «Esiste un progetto di dettaglio dell’opera? – si è chiesto il Comitato – Una determina dirigenziale che autorizzi i lavori? È stato fatto uno studio sull’impatto ambientale di una strada senza illuminazione a meno di 100 metri dalla pista di decollo e atterraggio degli aerei? Si deve pensare che a Ciampino per qualcuno sia possibile operare sotto il naso del Sindaco e della Polizia municipale in dispregio delle norme?».
Con questi interrogativi il Criaac si è rivolto al Sindaco Terzulli, dal quale si attende ora una risposta in nome della tutela della salute dei cittadini. Se un’opera di questo genere non avesse ancora ricevuto nessun tipo di approvazione, infatti, secondo il Comitato non dovrebbe sussistere alcun tipo di cantiere.
Lorenzo Mattia Nespoli