Violenze su ragazzi con disabilità mentali

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CRONACA – Dieci operatori sanitari del centro di riabilitazione “Eugenio Litta” di via Anagnina a Grottaferrata sono stati arrestati questa mattina (1 in carcere e 9 ai domiciliari) per le accuse di maltrattamenti e sequestro di persona.

Le manette sono scattate a seguito di una denuncia, presentata nei primi mesi del 2015, dalla società che gestisce la struttura dopo i sospetti verso alcuni episodi di violenza perpetrati ai danni di 16 ragazzi, di cui 5 minori di 14 anni, tutti affetti da patologie neuro-psichiatriche e motorie. Le indagini scattate da parte dei Carabinieri, con l’ausilio di telecamere nascoste, hanno evidenziato le reiterate violenze contro le povere vittime indifese ricoverate nel reparto sulla base di un quadro clinico contrassegnato da ritardo mentale, epilessia e sindromi genetiche e costrette a subire percosse, grida, insulti e a mangiare con una velocità tale da rischiare il soffocamento.

Due figure sembrerebbero essersi distinte per questi comportamenti vergognosi verso persone ripetiamo così indifese: un Educatore Professionale ed un Assistente Socio Sanitario con Funzioni Educative che erano riusciti a creare un clima di terrore generalizzato. Uno di loro è stato portato in carcere per l’accusa anche di sequestro di persona per aver rinchiuso tre pazienti nelle rispettive stanze.

I carabinieri del Nas di Roma e del Comando di Frascati hanno finalmente interrotto questa violenza. Il centro comunque non è stato chiuso, oltre al reparto di riabilitazione ospita anche un centro congressi, una cattedra di Neuropsichiatria Infantile e il Corso di Laurea per Terapisti della Neuropsicomotricità dell’ Età Evolutiva, attrezzature sportive ed una chiesa.

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