ATTUALITA’ – È stato diffuso giovedì 4 febbraio scorso l’annuncio dell’Ente nazionale per l’aviazione civile, relativo a una nuova Valutazione d’impatto ambientale sull’aeroporto di Ciampino, depositata presso il Ministero dell’ambiente. Dopo la presentazione della precedente Via tramite una procedura speciale e semplificata, l’Ente era stato oggetto di forti critiche da parte di cittadini, parti politiche e comitati locali. La Valutazione presentata in quel modo, infatti, avrebbe consentito all’Enac di ottenere cambi di destinazione più rapidi, con tempi ristretti per le legittime osservazioni dei cittadini.
Ritirata la documentazione, ora la Via è stata ufficializzata con le procedure standard, ivi compresi i 60 giorni di tempo concessi a comitati e associazioni per esami ed eventuali critiche alla documentazione. Ciò che rimane al centro delle preoccupazioni dei residenti di Ciampino e delle zone limitrofe, su cui insistono i voli, è sempre il problema dell’inquinamento acustico e ambientale. Alle annose richieste di riduzione dei voli, infatti, non sono mai conseguite misure concrete. Con questa nuova Valutazione, secondo l’Enac, si prevede «una sensibile riduzione del traffico aereo a medio-lungo termine», come specificato nella comunicazione del 4 febbraio.
Nel frattempo, cittadini e comitati hanno preso visione del Piano Antirumore presentato a novembre 2015 da Aeroporti di Roma. Un provvedimento che fu già bocciato dai Comuni di Ciampino, Marino e Roma due anni fa, per l’inconsistenza delle misure proposte. Anche nel caso del “nuovo” Piano, tuttavia, si parla di riduzione di voli – e rumore – soltanto a partire dal 2021. Ed è proprio sull’assenza di effetti immediati che si sono concentrate le critiche della cittadinanza, esausta per il protrarsi dei disagi causati dallo scalo romano. «Il Piano presentato da Adr è l’ennesima presa in giro verso i cittadini e verso la legge – hanno fatto sapere dal Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino -. La riduzione del numero dei voli deve essere immediata, e deve riportare nei limiti di legge l’aeroporto in tempi strettissimi, dato che i voli fuori norma vanno avanti da oltre dieci anni».
Lorenzo Mattia Nespoli