Fns Cisl Lazio: carceri Lazio, mancano 908 unità di Polizia Penitenziaria

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ATTUALITA’ – Un aumento del personale in organico nelle carceri di Roma e del Lazio che consenta di svolgere un servizio in sicurezza migliorando le condizioni di lavoro degli agenti di Polizia Penitenziaria e’ quanto sollecita la Fns Cisl del Lazio al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) dopo l’ultimo caso di evasione da parte di due rumeni detenuti presso il reparto G11 dell’istituto di Rebibbia NC di Roma.

Attualmente l’istituto romano NC Rebibbia risulta avere un sovraffollamento di 157 persone in più rispetto ai 1.235 posti previsti. Un problema che va affrontato con urgenza insieme all’adeguamento del numero di agenti di Polizia Penitenziaria. Al momento il personale in servizio di Polizia Penitenziaria nei 14 Istituti penitenziari del Lazio è sottodimensionato e non più rispondente alle esigenze funzionali degli istituti, dove si continua a registrare un esubero di detenuti rispetto alla capienza detentiva prevista.

Effettivamente nel Lazio mancano 908 unità di Polizia Penitenziaria, previsti in pianta organica con Provvedimento Capo Dipartimento del 27/06/2014 n. 4.052 rispetto agli attuali presenti nei 14 istituti del Lazio n.3.144 di cui 360 impiegati nei nuclei traduzioni e piantonamenti (2.784 operanti quindi esclusivamente interno istituti).

Oggi il dato parla di circa 468 detenuti in più, nelle carceri laziali, rispetto alla capienza effettiva: ossia su 5.279 posti previsti in tutti gli istituti del Lazio, risultano invece recluse 5.747 persone (di cui 5.389 uomini e 358 donne). Anche il dato nazionale conferma il sovraffollamento: 52.230 detenuti rispetto ai 49.582 previsti con un surplus di 2.648 detenuti rispetto alla capienza prevista. Non solo. Possiamo anche affermare che le strutture dove vi sono i detenuti sono nella maggior parte dei casi fatiscenti e il più delle volte mancano anche le risorse per la manutenzione. Per la Fns Cisl esiste, infine, la necessità di investire in risorse del personale e nella modernizzazione dei sistemi di sorveglianza. Il problema carcere deve essere posto , quindi, in capo alle priorità del Ministro della Giustizia e del Governo.

Il Segretario Generale Aggiunto
Massimo COSTANTINO

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