POLITICA – Ieri sera nove consiglieri comunali di Ariccia, di cui due di maggioranza, si sono recati presso dal notaio per rassegnare le dimissioni. Il Consiglio comunale è cosi decaduto. L’amministrazione di Emilio Cianfanelli, al suo secondo mandato giunto praticamente al termine (in primavera ci saranno le elezioni) chiude con un colpo di scena, forse solo per chi legge non per chi frequentava il palazzo comunale. Questa mattina le dimissioni in massa verranno protocollate e ai sensi della legge, allo scioglimento del Consiglio segue anche la caduta del sindaco e della sua giunta.
Il Sindaco (ma a questo punto possiamo già appellarlo come ex) ha commentato così la vicenda sul suo profilo facebook: “Nessun dibattito nella coalizione di centrosinistra ne nel PD per le dimissioni di Ermini e Tomasi. Il consigliere Ermini ha proposto la candidatura come candidato unico del Centrosinistra,la candidatura ha avuto subito l’assenzo di Tomasi, poi hanno presentato in consiglio le loro dimissioni dal gruppo PD.Ora li troviamo all’opposizione. Il padre di Tomasi è un assessore da me nominato che non si è dimesso ne è stato da me sfiduciato. Perchè non sono venuti in consiglio a viso aperto a motivare il loro dissenso? Per paura? Non credo per mancanza di serie motivazioni politiche. Le prove tecniche di ribaltamento della maggioranza vanno avanti da anni.
Perchè proprio a due mesi dalle elezioni hanno pugnalato la maggioranza in cui erano stati eletti? Io ritengo che dopo aver fatto finta di candidare Mauro Serra Bellini hanno avuto il timore che vincesse le elezioni dando ancora anni di buon governo ad Ariccia. Hanno quindi gettato la maschera e in un gesto di grande disperazione hanno palesato un patto che dura da anni per far vincere il partito della ROBBA MEA. E’ il Nuovo Piano Regolatore il vero motivo dell’azzeramento dell’amministrazione. Basta vedere a chi sono intestati i vari terreni agricoli di alcuni consiglieri che hanno firmato in uno studio notarile alle 20 di sera di domenica. Hanno voluto togliere al centrosinistra l’orgoglio di andare alle elezioni rivendicando i risultati del lavoro svolto. Con determinazione e cinismo non hanno pensato al governo della città ma ai loro interessi. Elettorali”.