POLITICA – È fissata per il prossimo 11 marzo a Roma l’udienza preliminare del processo denominato “Cerroni bis”. Al centro del procedimento c’è proprio Manlio Cerroni, ex proprietario della discarica di Malagrotta, nonché “patron” della gestione rifiuti un po’ in tutta l’area regionale del Lazio.
Moltissime le ipotesi di reato delle quali dovranno rispondere lui e altre 20 persone. L’avvocato, nello specifico, è stato individuato come «promotore, organizzatore e “dominus” incontrastato del sodalizio criminale», per «reati di abuso d’ufficio, falso in atto pubblico, traffico di rifiuti, truffa aggravata, frode in pubbliche forniture, gestione illecita di rifiuti e atti o attività illeciti necessari a consentire il mantenimento o l’ampliamento della posizione di sostanziale monopolio nel settore della gestione dei rifiuti solidi urbani prodotti dai Comuni della Regione Lazio».
Accuse gravissime, che vedono come parti lese anche diverse città dei Castelli Romani e dintorni. L’Amministrazione comunale di Pomezia, a tal proposito, ha già annunciato l’intenzione di costituirsi parte civile, come vittima dei reati imputati a Cerroni. Oltre a Pomezia, il Comune di Roma, altri nove municipi del territorio, insieme ad associazioni ambientaliste e istituzioni sono stati inseriti nelle “parti offese”.
Ed è proprio in virtù di questo che, a Ciampino, si sta muovendo Guglielmo Abbondati, Capogruppo di Sinistra ecologia e libertà – Tutta un’altra storia. Il rappresentante politico, che è anche Consigliere presso la Città metropolitana, ha insistito sulla necessità di costituire Ciampino come parte civile nel processo. Una posizione già sostenuta nel 2014, quando Abbondati era Assessore all’ambiente del Comune aeroportuale. All’epoca, infatti, «la Giunta municipale, con propria delibera, espresse indirizzo favorevole alla costituzione di parte civile, per la difesa dei diritti e degli interessi del Comune di Ciampino», ha fatto sapere il Consigliere metropolitano.
«Ancora oggi – si legge ancora nel comunicato – Co.la.ri. (il Consorzio Laziale Rifiuti, gestito da Cerroni – NdR) esige crediti dall’Amministrazione comunale di Ciampino per oltre 380mila euro e per questo, con un ordine del giorno urgente presentato in Consiglio, ho chiesto di valutare la sospensione dei pagamenti, considerando anche la recente pronuncia del Consiglio di Stato sull’incongruità della tariffa di conferimento agli impianti».
Lorenzo Mattia Nespoli