CULTURA – Vigilanza e manutenzione del celebre Mitreo di Marino, con la collaborazione della Soprintendenza Archeologica del Lazio. Questi alcuni degli impegni presi dal Comune di Marino con la firma della Convenzione per la valorizzazione dell’antico e affascinante luogo di culto mitraico.
Scoperto nel 1962 in una grotta sotto il centro storico della città, il Mitreo rappresenta una delle testimonianze archeologiche più importanti del territorio comunale, risalente all’epoca precristiana. Il documento firmato lo scorso lunedì 22 febbraio tra l’Amministrazione marinese e la Soprintendenza – rappresentata dalla dottoressa Alfonsina Russo – si pone dunque come un passo avanti verso il corretto mantenimento del luogo.
«Si tratta di un presupposto indispensabile per procedere al completamento degli interventi tecnici necessari per la fruizione al pubblico del bene monumentale – ha fatto sapere il Commissario prefettizio Enza Caporale -, e per il successivo affidamento, tramite Bando di interesse pubblico, al soggetto che abbia le caratteristiche indicate nella Convenzione».
Nove gli articoli da cui è composto il documento, che ha valore biennale. Tra le attività di valorizzazione che il Comune porterà avanti, anche le visite guidate con personale qualificato, per le quali è stato stabilito un limite massimo di dieci persone – non oltre i quindici minuti – relativamente all’accesso al sito. Misure rese necessarie dalla fragilità delle antiche pitture murali, fra tutte la celebre “tauroctonia”. Proprio i dipinti del luogo di culto mitraico saranno anche al centro di costanti monitoraggi, da eseguire con la consultazione dell’Istituto superiore centrale per il Restauro del Ministero dei beni e le attività culturali.
Lorenzo Mattia Nespoli