SPORT – Il Città di Montecompatri ha messo nel mirino l’Atletico Colleferro. Domenica (calcio di inizio alle ore 11) al Comunale arriverà una squadra che, nella sfida d’andata, inflisse la seconda sconfitta stagionale ai biancoverdi interrompendo un incredibile filotto di sei vittorie consecutive. «Un avversario ostico a cui bisognerà stare attenti – presenta la sfida il team manager Maurizio Dente – Nel precedente con loro, giocammo una buona partita, ma purtroppo perdemmo proprio nei minuti finali. Per la sfida di domenica dovremmo recuperare un paio di infortunati e speriamo soprattutto di rivedere la squadra di qualche tempo fa».
Il Città di Montecompatri è scivolato un po’ indietro in classifica: ora i ragazzi del presidente Tonino Raspa sono al sesto posto assieme a Real Aurora e Real 100Celle, a quattro punti di distanza dalla coppia di quarte composta da Futura e dallo stesso Atletico Colleferro. «Le prime tre sono scappate un po’ lontano – commenta Dente -, ma la squadra può comunque centrare il quarto posto. Certo, bisognerà ritrovare la condizione della prima parte di stagione, non tanto a livello fisico perché sotto quel punto di vista la squadra sta bene, quanto a livello mentale e di spensieratezza». Il team manager, comunque, commenta con soddisfazione l’operato del gruppo fino a questo momento. «Complessivamente le cose stanno andando bene, non eravamo mica partiti per vincere il campionato.
Certo la prima parte di stagione ci aveva portato davvero in alto, ma il campionato del Città di Montecompatri rimane convincente». Magari bisognerà evitare di ripetere l’ultima mezzora vista domenica scorsa sul campo del Pibe de Oro. La squadra capitolina si è imposta per 4-1 in una gara dai due volti. «Siamo andati in vantaggio con Ivaldi nel corso della prima frazione e stavamo gestendo bene l’incontro – racconta Dente – Poi nella ripresa un infortunio difensivo ci è costato l’1-1 e da quel momento abbiamo subito una sorta di black out, sparendo dal campo. Domenica giocheremo anche per riscattare quella sconfitta».